«IL 10 MAGGIO scorso sono state concesse da Bruxelles a Liguria, Sicilia e Friuli Venezia Giulia le deroghe relative alla pesca a strascico a partire da 0,7 miglia marine, invece di 1,5 miglia marine imposte dal Regolamento Mediterraneo. Ora, per renderle operative, basta solo un decreto a firma del ministro».
Lo afferma all'Ansa il sottosegretario del ministero delle Politiche agricole Antonio Buonfiglio, che ha tenuto la delega alla pesca da maggio 2009 a marzo 2010, a proposito delle polemiche suscitate in questi giorni dalle nuove disposizioni Ue entrate in vigore oggi.
«L'Italia nel luglio 2009, recependo le istanze delle Regioni, si è attivata per la concessione delle deroghe da parte dell'Ue, che sono state appunto concesse meno di 1 mese fa», sottolinea Buonfiglio ricordando che «è proprio il Regolamento comunitario, all'articolo 13, a concedere agli Stati membri la facoltà di richiedere deroghe per le distanze minime dalla costa, sia per la pesca da traino che per le draghe».
Il sottosegretario smentisce inoltre l'allarme della scomparsa delle telline, «perchè la distanza minima imposta non è applicabile al rastrello, strumento con cui vengono prelevate». Per quanto riguarda poi la misura della maglia romboidale che da 40 passa a 50 mm, Buonfiglio fa presente di «aver sottoposto la questione alla Commissaria Damanaki che aveva convenuto di approfondirlo già il 29 marzo nel Consiglio dei ministri Ue».
Il sottosegretario, infine, controbatte anche sull'assenza di rappresentanza dei pescatori italiani a Bruxelles. «L'Italia non a caso – ricorda – è stata capofila per questioni di assoluta rilevanza, dal tonno rosso, alla regolamentazione della pesca sportiva, a quella illegale».
Intanto il ministro delle Politiche agricole Giancarlo Galan convocherà a Roma mercoledì prossimole associazioni di categoria della pesca in agitazione per l'entrata in vigore del Regolamento Mediterraneo. La notizia è stata commentata positivamente dalle associazioni professionali della pesca.