Mentre i grandi gruppi armatoriali si sfilano dalla privatizzazione di Tirrenia e Siremar e il governo si affanna a stringere i tempi sull'operazione, col rischio che alla fine non vada in porto, sono fermi al palo i bandi regionali per privatizzare le società territoriali della compagnia: Toremar (Toscana), Saremar (Sardegna) e Caremar (Campania). Intanto la Ue, che ha aperto una procedura d'infrazione contro l'Italia, fa sapere che tutte le gare, sia per la società madre che per le regionali, devono essere concluse non oltre il 30 settembre.
Intanto, martedì 8 giugno i lavoratori del Gruppo Tirrenia sciopereranno per 24 ore per chiedere chiarezza e garanzie in merito alla privatizzazione della compagnia di navigazione. Lo ricorda il segretario generale della Uilt, Giuseppe Caronia sottolineando che saranno sospesi i collegamenti tra il Continente e le sue Isole maggiori e quelli tra la Sicilia e le sue Isole minori. "In nessuna altra circostanza nella storia di queste società - dice Caronia - sono ricorse motivazioni così serie e così drammatiche da imporre una risposta compatta e totale di tutti i lavoratori interessati. Mi auguro che il sindacato tutto possa presentarsi all'incontro col ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli del 16 giugno, forte di un risultato che dimostri che tutti i lavoratori, non intendono accettare passivamente una privatizzazione le cui finalità peraltro non li ha mai convinti e le cui modalità, specie in riferimento ai loro interessi, sono ancora tutte da concordare". Per Caronia, "è assolutamente necessario, prima ancora di iniziare un qualsiasi confronto sui piani industriali di quanti presenteranno entro il 28 giugno un'offerta vincolante, procedere da subito ad una verifica degli attuali organici del personale navigante sulla base dell'attuale livello dei servizi".