"L'entrata in vigore integrale del regolamento CE 1967/2006 sulla pesca nel Mediterraneo, con le sue restrittive misure (tra cui l'aumento della dimensione minima delle maglia nella pesca a traino, elevata a 40 millimetri e l'aumento della distanza minima dalla costa per la pesca a traino) contrasta fortemente con il nostro sistema produttivo e rischia di acuire ulteriormente la crisi del settore in Sicilia".
Lo afferma il capogruppo Mpa all'Ars, Francesco Musotto, secondo cui l'entrata in vigore, domani, delle nuove regole rischia di cancellare decine e decine di piccoli armatori, da Trapani a Siracusa. "E questo -prosegue- nonostante l'articolo 14 del nostro Statuto riconosca alla Regione competenza esclusiva in materia di pesca. Oltre che sollecitare al Ministro una proroga dell'entrata in vigore delle nuove norme -dice Musotto- chiederemo una deroga al divieto di strascico entro le 6 miglia, che per la tipologia dei nostri fondali non puo' essere applicato. Convocheremo inoltre una apposita seduta della commissione all'Ars, d'intesa con il governo regionale nella persona dell'assessore alle Risorse agricole ed alimentari, alla presenza di tutti gli eurodeputati eletti nell'Isola, per adottare tutte le iniziative necessarie a chiedere alla Commissione ed al Consiglio europeo, sulla base di dati scientifici certi, la modifica del regolamento. E' noto, infatti, per esempio, che oltre il 95% delle specie presenti nelle reti calate nel nostro mare, come il calamaricchio o la seppiolina di cui si parla e che si vorrebbe proteggere imponendo l'uso di maglie non inferiori a 40 mm, e' costituito da pesce gia' in fase adulta".