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giovedì 7 ottobre 2010

"Il bimbo e l'acqua sporca". Lettera aperta del CASTA

Abbiamo avuto modo di apprezzare, con vero piacere, la solerzia con cui la ditta appaltatrice dei lavori di smantellamento del pontile sta affrontando l’opera.

Finora non abbiamo patito nemmeno un’ora di interruzione del traffico e la demolizione va avanti speditamente. La squadra ha lavorato anche sabato e domenica scorsi, forse per recuperare i quattro/cinque giorni di assenza perché impegnata su altri fronti….
Ci si avvicina così al terminale del pontile che certamente costituisce la parte più impegnativa del lavoro. Gli otto piloni, ben fissi nel sottosuolo, verranno divelti e gettati via perché inutilizzabili.
Ribadiamo, non da tecnici, un nostro suggerimento più volte espresso a chi di competenza (senza ovviamente ricevere una pur misera risposta): questi otto piloni, fortemente collaudati, non potrebbero costituire una base per la costruzione di un molo, opportunamente progettato, che avrebbe il duplice scopo di proteggere la parte della falesia già interessata dalla voragine del 2008 (giova ricordare che su quel costone, oltre alla strada, vitale per i collegamenti, vi sono case e soprattutto persone) e dotare finalmente la frazione di un adeguato punto di attracco sia per le emergenze sia per il turismo?
Forse, trattandosi di interventi urgenti destinati alla salvaguardia dei cittadini e del territorio, si potrebbero superare agevolmente tutte le devastanti lungaggini burocratiche e realizzare in tempi brevi un’opera meritoria che resterebbe indelebile nella memoria non solo isolana.
Talvolta è necessario un pizzico di buon senso, di iniziativa, di programmazione, di coraggio per ottimizzare quel poco che si ha.
Signori tecnici, esperti, amministratori, per favore, valutate con professionalità, competenza ed onestà la fattibilità di questo modesto suggerimento.
Non sprechiamo denaro !
Per una volta, evitiamo di gettare il bimbo con l’acqua sporca.
Enzo Mottola
Presidente C.A.S.T.A.