COMUNICATO STAMPA
Nella tarda mattinata di ieri, l’attività di prevenzione posta in essere dai Carabinieri della Compagnia di Milazzo per il contrasto alla produzione ed al commercio di sostanze stupefacenti, ha consentito di assicurare alla giustizia una coppia dimorante sull’isola di Stromboli (ME) che, nel giardino di casa, aveva realizzato una coltivazione di “cannabis indica”.
A scovare le piantine di cannabis sono stati i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Milazzo che si sono avvalsi della collaborazione dei militari della Stazione di Stromboli e dei Carabinieri della Motovedetta Classe 800 “Ganci” di stanza a Milazzo, i quali, da alcuni giorni avevano notato dei movimenti strani da parte dei due prevenuti.
Per tale motivo, i militari dell’Arma hanno iniziato un’attività di osservazione ed al momento opportuno, dopo aver fatto convergere presso l’abitazione della coppia un adeguato numero di Carabinieri, sono intervenuti facendo irruzione nel domicilio di via Rinella.area pattuglie di rinforzo.ell' a del Comando Provinciale di Messina
Stante la flagranza di reato, i due prevenuti, identificati in MASCARO Valentina, nata a Napoli cl. 1970, ma residente a Stromboli (ME), commerciante, e NATOLI Luca, nato a Lipari (ME) cl. 1988, attualmente domiciliato presso abitazione della MASCARO, già noto alle Forze dell’Ordine, venivano pertanto tratti in arresto con l’accusa di produzione e coltivazione di sostanze stupefacenti.
Nel corso della perquisizione domiciliare che, veniva estesa anche al giardino attiguo, i militari dell’Arma hanno così proceduto al sequestro di 23 piantine, in fase di crescita, di “cannabis indica” di altezza di poco inferiore ai 10 cm..
Tutto lo stupefacente è stato quindi sottoposto a sequestro e sarà inviato ai laboratori del Reparto Investigazioni Scientifiche dei Carabinieri di Messina per le analisi quantitative e qualitative della sostanza.
I predetti MASCARO Valentina e NATOLI Luca venivano quindi condotti presso l’abitazione della donna, come disposto dall’A.G. di Barcellona Pozzo di Gotto, tempestivamente informata dai Carabinieri.
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