Vittorio Giustolisi, 72 anni, storico e
presidente del "Centro di
documentazione e ricerca per la Sicilia antica Paolo Orsi" ha
salutato la vita, che proprio nel finale è stata
connotata dalla malattia che l’ha tolto all’affetto di coloro che l’hanno amato
e agli amici a lui più cari.
Uomo di fede e docente di vita,
sempre aperto alle novità del tempo, ha saputo
coltivare uno spirito giovane e una costante “coscienza critica”
sugli eventi del tempo.
Nonostante le difficoltà che gli erano spesso frapposte
da una società divenuta insensibile a un certo tipo di attività, Vittorio
Giustolisi, tra riconoscimenti sempre più validi in campo specialistico ha
continuato –perseverante- il suo itinerario scientifico di ricerca storica.
Uomo indomito ed instancabile. Capace di mille rinunce e
sacrifici mentre persegue il proprio obiettivo. Ricercatore sul campo. Se lo
ricordano i cittadini di Caltabellotta, che lo spiavano mentre ricontava i suoi
passi sulle pendici di Monte Castello o sulle balze della Gulea, fare la spola
tra le necropoli arcaiche e le rovine dei quartieri bizantini, tra la grotta
del Drago e il castello norrnanno, concentrato su vestigia altrui invisibili,
quasi a cercare, tra pietre e zolle, impalpabili tracce di areoliti piovuti dal
cielo. La passione profusa nelle sue ricerche non deve sembrare peregrina a
quanti hanno conosciuto la preparazione storico-scientifica oltre che la
formidabile conoscenza topografica acquisita dal professor Giustolisi, dopo
anni di studio e ricerca.
Temperamento controverso e forte, problematico e non
sempre facile, logorroico, spesso intollerabile ma suffragato da un'infinità
bontà d’animo, un entusiasmo fanciullesco, una vastissima cultura ed una
umanità impareggiabile che lo rendevano unico ed impareggiabile…. straordinariamente senza pari.
Così voglio ricordalo, mentre- con estrema proprietà di
linguaggio “snocciolava” date, luoghi eventi del passato. Mentre raccontava dei
suoi viaggi, delle “tracce” che prefiguravano l’ipotesi di una nuova scoperta. Rimarrà
vivo, in me e in coloro hanno avuto l’onore di conoscerlo, l’ardore di una
grande persona della nostra comunità che ha saputo dare e insegnare. Con grande
affetto e stima per il ricordo positivo che ha lasciato. Sarà tumulato a
Vulcano. La sua anima riposi in Pace.
Vittorio Giusto lisi, lascia ai posteri una nutritissima
bibliografia della quale citiamo solo alcuni titoli:
"Le
navi romane di Terracina e l avventura di Amicare sul Monte Heirkte" studio di numerosi rinvenimenti sottomarini
di età romana provenienti dal mare di Terrasini
Nakone ed Entella Primo a dare alla scienza ufficiale
l'annuncio della scoperta delle lamine cosiddette di Entella
La
Petra di Calathansuderj e la Statio Pitiniana La
strada romana che in base all' ltinerarium Antonini legava Agrigentum a
Panormus
"Panormus I" "Panormus
II" "Panormus III" Contributi alla storia della
cultura dell'antica Palermo
"Culti pagani e cristiani nel Santuario
di S. Rosalia sul Monte Pellegrino" tradizioni
religiose sviluppatesi sul peculiare sostrato pagano di Monte Pellegrino
(Palermo)
"Il vescovo e il drago" storie di santi e di dei, drammi e miracoli,
culti e riti, guerre e dominazioni,
"La Montagna Sacra" Con la scoperta di grotta « Regina »,
sul Monte Gallo (Palermo), Vittorio Giustolisi rivela nel 1968 l'esistenza di
uno dei più importanti santuari punici del Mediterraneo.
Alla ricerca di Lipari bizantina costituisce il primo sforzo concreto per
definire la realtà storica di un periodo finora vagamente e frammentariamente
configurato.
Atlante delle antiche strutture rupestri
dell'Isola di Vulcano Voll. II un
aspetto archeologico del tutto inedito ed estremamente significativo che
chiarisce i presupposti religiosi dell'isola, che in età
storica sarà chiamata Hierà, cioè "la sacra",
Vulcano. Introduzione alla storia e all'
archeologia dell' antica Hiera La
scelta di seppellire i propri morti a Vulcano agli abitanti dell'antica Lipari
deve essere stata ispirata verosimilmente dalla numinosa immagine del cratere
costantemente attivo.
Atlante delle antiche strutture rupestri
dell'Isola di Vulcano Vol. I Oggetto
di culto, i vulcani e le manifestazioni collegate, che nell'immaginazione
primitiva mediterranea venivano messi in relazione con una delle realtà più
intime della grande madre Terra
"Le origini della dea Tanit" Tra i rinvenimenti occasionali merita
speciale menzione la Grotta Regina ( alle falde di Monte Gallo ), la cui
scoperta venne fatta dal Giustolisi nel settembre 1968
"Petra Atlante delle antiche strutture
rupestri dell alta valle del Platani Il
volume nasce come catalogo di una mostra dedicata alle antiche strutture
rupestri dell'alta Valle del Platani. In realtà riflette i
risultati di una ricerca storico-topografica effettuata da Giustolisi negli
anni 1983-1991.
"San Bartolomeo dalle Eolie alle
Ande" La
diffusione del culto di San Bartolomeo in Perù e in Bolivia, in seguito alla
conquista spagnola, e il tentativo compiuto dal clero cattolico di assimilarlo
a quello delle divinità andine,
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.