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martedì 9 ottobre 2012

E' deceduto lo storico Giustolisi (di Piero Roux)


Vittorio Giustolisi, 72 anni, storico e presidente del "Centro di documentazione e ricerca per la Sicilia antica Paolo Orsi" ha salutato la vita, che proprio nel finale è stata connotata dalla malattia che l’ha tolto all’affetto di coloro che l’hanno amato e agli amici a lui più cari. Uomo di fede e docente di vita, sempre aperto alle novità del tempo, ha saputo coltivare uno spirito giovane e una costante “coscienza critica” sugli eventi del tempo.
Nonostante le difficoltà che gli erano spesso frapposte da una società divenuta insensibile a un certo tipo di attività, Vittorio Giustolisi, tra riconoscimenti sempre più validi in campo specialistico ha continuato –perseverante- il suo itinerario scientifico di ricerca storica.
Uomo indomito ed instancabile. Capace di mille rinunce e sacrifici mentre persegue il proprio obiettivo. Ricercatore sul campo. Se lo ricordano i cittadini di Caltabellotta, che lo spiavano mentre ricontava i suoi passi sulle pendici di Monte Castello o sulle balze della Gulea, fare la spola tra le necropoli arcaiche e le rovine dei quartieri bizantini, tra la grotta del Drago e il castello norrnanno, concentrato su vestigia altrui invisibili, quasi a cercare, tra pietre e zolle, impalpabili tracce di areoliti piovuti dal cielo. La passione profusa nelle sue ricerche non deve sembrare peregrina a quanti hanno conosciuto la preparazione storico-scientifica oltre che la formidabile conoscenza topografica acquisita dal professor Giustolisi, dopo anni di studio e ricerca.
Temperamento controverso e forte, problematico e non sempre facile, logorroico, spesso intollerabile ma suffragato da un'infinità bontà d’animo, un entusiasmo fanciullesco, una vastissima cultura ed una umanità impareggiabile che lo rendevano unico ed impareggiabile…. straordinariamente senza pari.  
Così voglio ricordalo, mentre- con estrema proprietà di linguaggio “snocciolava” date, luoghi eventi del passato. Mentre raccontava dei suoi viaggi, delle “tracce” che prefiguravano l’ipotesi di una nuova scoperta. Rimarrà vivo, in me e in coloro hanno avuto l’onore di conoscerlo, l’ardore di una grande persona della nostra comunità che ha saputo dare e insegnare. Con grande affetto e stima per il ricordo positivo che ha lasciato. Sarà tumulato a Vulcano. La sua anima riposi in Pace.
Vittorio Giusto lisi, lascia ai posteri una nutritissima bibliografia della quale citiamo solo alcuni titoli:
"Le navi romane di Terracina e l avventura di Amicare sul Monte Heirkte" studio di numerosi rinvenimenti sottomarini di età romana provenienti dal mare di Terrasini
Nakone ed Entella Primo a dare alla scienza ufficiale l'annuncio della scoperta delle lamine cosiddette di Entella
La Petra di Calathansuderj e la Statio Pitiniana  La strada romana che in base all' ltinerarium Antonini legava Agrigentum a Panormus
"Panormus I" "Panormus II" "Panormus III" Contributi alla storia della cultura dell'antica Palermo
"Culti pagani e cristiani nel Santuario di S. Rosalia sul Monte Pellegrino" tradizioni religiose sviluppatesi sul peculiare sostrato pagano di Monte Pellegrino (Palermo)
"Il vescovo e il drago" storie di santi e di dei, drammi e miracoli, culti e riti, guerre e dominazioni,
"La Montagna Sacra" Con la scoperta di grotta « Regina », sul Monte Gallo (Palermo), Vittorio Giustolisi rivela nel 1968 l'esistenza di uno dei più importanti santuari punici del Mediterraneo.
Alla ricerca di Lipari bizantina costituisce il primo sforzo concreto per definire la realtà storica di un periodo finora vagamente e frammentariamente configurato.
Atlante delle antiche strutture rupestri dell'Isola di Vulcano Voll. II un aspetto archeologico del tutto inedito ed estremamente significativo che chiarisce i presupposti religiosi dell'isola, che in età storica sarà chiamata Hierà, cioè "la sacra",
Vulcano. Introduzione alla storia e all' archeologia dell' antica Hiera La scelta di seppellire i propri morti a Vulcano agli abitanti dell'antica Lipari deve essere stata ispirata verosimilmente dalla numinosa immagine del cratere costantemente attivo.
Atlante delle antiche strutture rupestri dell'Isola di Vulcano Vol. Oggetto di culto, i vulcani e le manifestazioni collegate, che nell'immaginazione primitiva mediterranea venivano messi in relazione con una delle realtà più intime della grande madre Terra
"Le origini della dea Tanit" Tra i rinvenimenti occasionali merita speciale menzione la Grotta Regina ( alle falde di Monte Gallo ), la cui scoperta venne fatta dal Giustolisi nel settembre 1968
"Petra Atlante delle antiche strutture rupestri dell alta valle del Platani Il volume nasce come catalogo di una mostra dedicata alle antiche strutture rupestri dell'alta Valle del Platani. In realtà riflette i risultati di una ricerca storico-topografica effettuata da Giustolisi negli anni 1983-1991.
"San Bartolomeo dalle Eolie alle Ande" La diffusione del culto di San Bartolomeo in Perù e in Bolivia, in seguito alla conquista spagnola, e il tentativo compiuto dal clero cattolico di assimilarlo a quello delle divinità andine,

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