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venerdì 18 gennaio 2013
Eruzione Stromboli, Coltelli (Ingv): “attività diversa da quella che provocò lo tsunami del 2002″
Un’enorme nuvola di polvere ha allarmato sabato scorso, ma per breve tempo, gli strombolani, riportando alla memoria il crollo che provoco’ lo “tsunami” del dicembre 2002. “Niente di paragonabile a quell’evento”, dice all’Adnkronos Mauro Coltelli, direttore delle ricerche sui vulcani siciliani dell’Ingv, inviato immediatamente a verificare lo stato di attivita’ dello Stromboli. “Non si e’ verificata nessuna frattura sottomarina nel lato della Sciara del fuoco -dice Coltelli-, e anche il fenomeno visibile, sicuramente scenografico, e’ stato completamente differente“. Il vulcano e’ entrato in una fase di attivita’ piu’ intensa del solito, ma “del tutto nei parametri“, dalla fine dello scorso dicembre, con un picco eruttivo il 23. “In questo periodo si stanno verificando ‘trabocchi’ ogni 10 minuti circa, ed e’ iniziata una fase di arrivo in superficie di una notevole quantita’ di magma, ma non tale da dare preoccupazione. Sabato -riassume Coltelli- si e’ verificato un fenomeno piu’ intenso delle altre volte si e’ accumulata lava molto rapidamente sul versante della Sciara, e si e’ verificata una frana. Ma in questo caso, a differenza del 2002, e’ stata una frana superficiale“. Per tutti i residenti l’allarme e’ stato immediato, “ma loro stessi, che conoscono benissimo il vulcano, si sono resi conto durante un sopralluogo che non c’era motivo di preoccuparsi -dice ancora Coltelli-. Il collasso del 2002 venne provocato da un fenomeno piu’ profondo e fu istantaneo, questa frana e’ durata 16 minuti“. Nessuna preoccupazione dunque per un altro ‘tsunami’: “certo, la situazione potrebbe evolvere -conclude Coltelli- ma la conoscenza del passato ci dice che e’ molto improbabile“.
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