A Lipari, per la precisione in contrada Capistello, è stata una notte di fuoco. Intorno all'una e trenta, nello spazio antistante l'abitazione del geometra comunale Placido Sulfaro (50 anni), un incendio (di probabile natura dolosa) ha interessato tre mezzi di sua proprietà che erano posteggiati.
Le fiamme hanno avvolto e letteralmente carbonizzato un Mercedes (classe A), danneggiate una Ford Ka e una vespetta. Gli ultimi due mezzi non hanno subito la stessa sorte del Mercedes per il tempestivo intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Lipari (caposquadra Salvatore Pannuccio, componenti: Ferrara, Giuffrè, Scaffidi, Abbondanza, D'Angelo e Bombaci)) che con l'ausilio di due mezzi (un'autobotte e un camion APS) hanno impedito il propagarsi delle fiamme che avevano cominciato ad aggredire la Ford e la vespetta.
Il geometra Sulfaro, che al momento dell'incendio (partito dal Mercedes) si trovava solo in casa, non appena si è reso conto di ciò che stava accadendo, oltre ad allertare i vigili del fuoco, ha tentato di spegnere in modo autonomo l'incendio. Durante questa fase ha riportato una intossicazione da fumo ed è stato trasportato in ospedale a Lipari per le cure del caso. La prognosi dei sanitari è stata di quattro giorni, salvo complicazioni.
Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della stazione di Lipari che, ovviamente, hanno avviato le indagini del caso.
Come anticipato l'incendio ha un'alta probabilità di essere stato doloso. Resta da capire se legato in qualche modo all'attività che il Sulfaro espleta all'interno del comune.
Il sindaco Giorgianni non appena informato dell'accaduto, dopo essersi messo in contatto con il Sulfaro stesso, ha stigmatizzato il grave episodio e ha auspicato che, eventuali responsabili, vengano assicurati al più presto alla giustizia.
Intanto nell'isola questo ennesimo episodio delinquenziale ha messo in allarme e in apprensione la popolazione
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