Il re dei Responsabili è molto provato a causa dell’accusa, costantemente ribadita, di non essere calabrese e di non avere quindi alcun titolo per presentare la propria candidatura in quella Regione. Per questa ragione, dato che l’attacco viene dal centrosinistra, ha scelto come nemico giurato Rosy Bindi.
“Il Centro sinistra continua a fare molto rumore per la mia candidatura in Calabria, facendo finta di dimenticarsi della candidatura di Rosy Bindi, che non solo non è calabrese ma ha anche avuto il coraggio, dopo 20 anni di presenza in Parlamento, di chiedere una deroga pur di non perdere la poltrona a Montecitorio”.
Scilipoti, che non ha chiesto una deroga, ma una manifestazione concreta di gratitudine a Berlusconi, addebita alla Bindi “mancanza di rispetto verso i calabresi” perché impone alla regione “l’ennesimo candidato che una volta eletto tornerà a Roma dimenticandosi dei calabresi. L’annuncio di volere lasciare la Sicilia insieme con lo stipendio di deputato, se eletto, ha fato rumore sia nell’Isola quanto in Calabria. La Sicilia senza Scilipoti che cosa sarebbe?
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