Ecco chi sono gli altri direttori generali nominati ieri dalla Giunta regionale: Vincenzo Falgares alla Protezione civile, Giuseppe Morales alle Autonomie locali, Luciana Giammanco alla Funzione Pubblica, Giovanni Bologna alle Acque, Anna Rosa Corsello al Lavoro con l’interim per la Formazione, Giovanni Lo Monaco alle Infrastrutture, Sara Barresi all’Agricoltura, Rosolino Greco alla Pesca, Giovanni Arnone alle Foreste, Giovanni Sansone al Territorio e Ambiente, Vincenzo Di Rosa all’Urbanistica, Alessandro Rais al Turismo, Tano Grasso al Dipartimento tecnico, Felice Bonanno alla Programmazione, Salvatore Sammartano alla Sanita’ e Maurizio Agnese all’Audit.
La giunta regionale siciliana che si e’ riunitasi a Catania ha deliberato, così, l’assetto definitivo dei nuovi dirigenti della Regione. Con questa deliberazione si completa il quadro delle rotazioni di tutti i dirigenti e avvengono nuovi inserimenti. “E’ di particolare rilievo la scelta affidare a Tano Grasso, presidente nazionale della federazione delle associazioni antiracket, il ruolo di dirigente del nuovo dipartimento tecnico che verra’ avviato dal primo marzo. Da tale dipartimento dipendera’ anche l’osservatori regionale per i lavori pubblici e quindi la politica di legalita’ e di controllo che il governo Crocetta intende portare avanti, viene potenziata con la massima espressione antiracket italiana, proprio perche’ e’ necessario fare pulizia e monitorare gli appalti, per evitare infiltrazioni in ogni settore”, si legge in una nota.
GRASSO: “IMPEDIRO’ INFILTRAZIONI MAFIOSE NEGLI APPALTI” – “Il mio compito principale da dirigente generale della Regione siciliana sara’ quello di agire per impermeabilizzare gli appalti pubblici della regione da ogni forma di condizionamento mafioso o infiltrazione di Cosa nostra”. Lo ha detto il Presidente della federazione antiracket Tano Grasso appena nominato dirigente generale della Regione per il Dipartimento tecnico che sara’ creato appositamente in un assessorato per monitorare gli appalti. Grasso lo ha appreso pochi minuti prima dall’Adnkronos ed era caduto dalle nuvole.
“Ho appena sentito al telefono il Presidente Rosario Crocetta – ha aggiunto – che mi ha annunciato ufficialmente di avermi conferito questo incarico. Non ne sapevo nulla ma ne sono felice. Sara’ una bella esperienza”. Poi Grasso, che vive sotto scorta perche’ tra i primi imprenditori a denunciare il racket del pizzo, ha aggiunto: “Ovviamente mi dovro’ occupare di un settore in cui posso mettere a disposizione la mia competenza, mica potevo andare ai Beni culturali. Ecco perche’ il mio compito sara’ quello di monitorare gli appalti”.
“Inoltre – ha spiegato ancora – cosa indispensabile, il nostro compito sara’ quello di offrire una sponda alle imprese che pensano di investire in Sicilia. Grazie ai miei rapporti e alle mie esperienze potro’ entrare in contatto con tante imprese assicurando loro che potranno investire con tranquillita’ nell’isola senza dovere avere paura della prepotenza della mafia”. “Inoltre – ha detto ancora Grasso, visbilmente emozionato – l’obiettivo piu’ ambizioso e’ quello diincoraggiare le imprese, anche straniere a investire aui in Sicilia. Dobbiamo dimostrare, e ci riusciremo, che qui abbiamo un libero mercato, libero da ogni condizionamento mafioso. Venerdi’, dopo avere incontrato Rosario Crocetta, conoscerete gli ulteriori dettagli del mio compito da dirigente generale”.
CROCETTA: “NO AI TAGLI NEI TRIBUNALI” – La Giunta di Governo siciliano presieduta da Rosario Crocetta ha fatto proprio il documento della sezione siciliana dell’ANM che critica fortemente il piano di tagli ai Tribunali che il Governo nazionale intende portare avanti. Nel programma del Governo si prefigura l’allontanamento dalla Sicilia di circa 80 magistrati in una situazione “in cui – affermano il Presidente Crocetta e l’assessore Nicolo’ Marino – la magistratura siciliana sta affrontando nuove sfide sul piano lotta al crimine e alle mafie”. E continua Crocetta: ”il nuovo traguardo della lotta alla mafia e’ quello di colpire i colletti bianchi, l’economia deviata e le infiltrazioni all’interno regione. Il Governo regionale sollevera’ il conflitto di attribuzione, se non verranno concordati con la Regione siciliana, cosi’ come prevede lo statuto, gli interventi da fare sul territorio regionale”.
A CATANIA UFFICI REGIONALI PRESSO EX ESA – La Giunta di Governo della Sicilia “decide di dare impulso e velocizzare il piano di istituzione degli uffici regionali presso i locali dell’ex Esa di Catania, creando una struttura che comprenda l’emanazione di tutti gli assessorati”. Il piano e’ condizionato dalla ristrutturazione dei locali e ha l’obiettivo di assicurare servizi efficienti a tutta la Sicilia orientale. ”Gli uffici dell’ex Palazzo dell’Esa di Catania saranno riorganizzati per renderli veri uffici della Regione siciliana, con rappresentanti di tutti i dipartimenti, per rendere un servizio vero alla parte orientale dell’Isola”. Ha affermato, inoltre, il governatore Crocetta.
ISTITUITA COMMISSIONE CONTROLLO SANITA’ – La Giunta di Governo, dopo lo scandalo che ha coinvolto l’Asp di Palermo, denunciato dal Presidente Crocetta e dall’assessore alla Salute Lucia Borsellino, delibera di istituire una commissione ispettiva di controllo per la verifica di qualunque appalto per qualsiasi importo, affidato nell’ultimo anno dalle aziende sanitarie. “Il motivo – dicono il Presidente Crocetta e l’ assessore Borsellino – e’ quello di verificare che tutte le direttive di legalita’ siano state rispettate, in modo di assicurare la massima trasparenza”.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.