Domani, giovedì 7 febbraio, le temperature si abbasseranno ulteriormente su tutt’Italia con maltempo diffuso al centro e al sud, mentre al nord ci saranno più nubi rispetto a oggi ma poche precipitazioni, limitate all’arco alpino e, deboli, all’Emilia Romagna. La neve cadrà su tutto l’Appennino, oltre i 300-400 metri su Marche, Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo e Molise, oltre i 500-600 metri su Campania, Basilicata e Puglia, oltre i 700-800 metri in Calabria e Sicilia e oltre i 500 metri in Sardegna, dove ci sarà un vento impetuoso di maestrale con raffiche di oltre 100km/h.
Dopodomani, venerdì 8, il maltempo si concentrerà al sud con temperature in ulteriore ribasso su tutte le Regioni. Le precipitazioni più intense saranno concentrate su Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia, con quota neve in calo tra i 400 e i 500 metri in tutto il meridione, mentre qualche debole rovescio fin in pianura potrebbe verificarsi sull’arco alpino e nelle Regioni del medio/alto Adriatico.
Nel weekend, poi, è confermato il secondo affondo artico, molto più incisivo, con isoterme di -40°C a 500hPa e -15°C a 850hPa sulle Alpi, e temperature che domenica piomberanno su valori gelidi in tutto il Paese. L’affondo di un nucleo così freddo sull’Italia darà vita a un’altra perturbazione che proprio sabato risalirà da sud/ovest verso nord/est provocando forti precipitazioni nevose fin a bassissima quota su tutte le Regioni centrali, soprattutto tra Abruzzo, Lazio, Molise e Campania, con possibili fioccate in questa fase anche su Roma. La perturbazione, poi, sfilerà verso levante nella giornata di domenica quando le temperature crolleranno in tutt’Italia e la neve cadrà a quote molto basse al centro/sud, fin sulle coste e pianure del medio Adriatico, fin dai 100 metri di quota tra Molise e Puglia e a partire dai 300-400 metri anche all’estremo sud, nelle zone tirreniche di Calabria e Sicilia.
E’ confermato infine il maxi-peggioramento Atlantico della prossima settimana e più precisamente di lunedì 11 quando, come abbiamo già anticipato ieri, abbondanti nevicate potrebbero interessare il centro/nord con accumuli da record soprattutto tra Liguria, Emilia Romagna e Toscana, ma secondo gli ultimi aggiornamenti anche al nord/est, tra Veneto e Friuli. Nonostante l’impianto perturbato sia confermato, va però specificato che per confermarne anche i dettagli previsionali è opportuno attendere ancora qualche altro aggiornamento.
Dopodomani, venerdì 8, il maltempo si concentrerà al sud con temperature in ulteriore ribasso su tutte le Regioni. Le precipitazioni più intense saranno concentrate su Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia, con quota neve in calo tra i 400 e i 500 metri in tutto il meridione, mentre qualche debole rovescio fin in pianura potrebbe verificarsi sull’arco alpino e nelle Regioni del medio/alto Adriatico.
Nel weekend, poi, è confermato il secondo affondo artico, molto più incisivo, con isoterme di -40°C a 500hPa e -15°C a 850hPa sulle Alpi, e temperature che domenica piomberanno su valori gelidi in tutto il Paese. L’affondo di un nucleo così freddo sull’Italia darà vita a un’altra perturbazione che proprio sabato risalirà da sud/ovest verso nord/est provocando forti precipitazioni nevose fin a bassissima quota su tutte le Regioni centrali, soprattutto tra Abruzzo, Lazio, Molise e Campania, con possibili fioccate in questa fase anche su Roma. La perturbazione, poi, sfilerà verso levante nella giornata di domenica quando le temperature crolleranno in tutt’Italia e la neve cadrà a quote molto basse al centro/sud, fin sulle coste e pianure del medio Adriatico, fin dai 100 metri di quota tra Molise e Puglia e a partire dai 300-400 metri anche all’estremo sud, nelle zone tirreniche di Calabria e Sicilia.
E’ confermato infine il maxi-peggioramento Atlantico della prossima settimana e più precisamente di lunedì 11 quando, come abbiamo già anticipato ieri, abbondanti nevicate potrebbero interessare il centro/nord con accumuli da record soprattutto tra Liguria, Emilia Romagna e Toscana, ma secondo gli ultimi aggiornamenti anche al nord/est, tra Veneto e Friuli. Nonostante l’impianto perturbato sia confermato, va però specificato che per confermarne anche i dettagli previsionali è opportuno attendere ancora qualche altro aggiornamento.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.