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giovedì 7 marzo 2013

ARMAO SCETTICO SU CROCETTA: “LA POLITICA NON SI FA ALLA GIORNATA”

di Giuseppe Bianca -
Se non proprio il “presidente ombra”, quanto meno un’attenta e vigila voce critica, questo sì. Non un “grillo parlante”, l’ennesimo che si trova a buon prezzo, dalle nostre parti, in questi giorni. Gaetano Armao, l’assessore tecnico di Lombardo, gradito a molta politica palermitana e regionale, non si toglie sassolini, solo non condivide. La sua è un’obiezione tecnica, giuridica, circostanziata su molti dei punti che Rosario Crocetta ha messo al centro delle cose da fare per la Sicilia. Adesso.
Professore il suo giudizio sugli annunci del governatore è molto severo. Non è che lei un po’ risentito?
“Assolutamente no. Mi piace però precisare. Prendiamo ad esempio l’art 37 dello Statuto. Quello relativo alle imprese che hanno la sede centrale fuori del territorio della Regione, ma che in essa hanno stabilimenti ed impianti, l’imposta è riscossa dagli organi di riscossione della medesima”.
Anche Lombardo ne fece un cavallo di battaglia…
“Si, ma in ogni caso la norma non è unilateralmente applicabile. Deve essere oggetto di negoziato con lo Stato. L’articolo 38 recita testualmente che le norme di attuazione prevedano un’apposita disposizione che regoli e disciplini i parametri nella determinazione dell’ammontare delle risorse da destinarsi. Lo Stato trasferisce alla Regione risorse e funzioni. Vanno insieme. Solo ottimizzando la funzione si potrà fare la stessa cosa con la risorsa. Occorre fare attenzione alla perequazione fiscale ed infrastrutturale”.
Professore non crede di parlare un linguaggio troppo tecnico?
“In ogni caso prevedere entrate in bilancio ex articolo 37 sarebbe illegittimo”.
Trinacria Bond, vediamo se riesce ad essere più indulgente e comprensivo…
“Allora, la dimensione dell’indebitamento non mi pare compatibile con queste scelte. L’indebitamento consolidato della Regione è pari a 18 miliardi di euro, circa sei miliardi e mezzo riguarda i Comuni. Cinque e mezzo la Regione, uno Province, Iacp, Asi e Consorzi di Bonifica, 2.5 le ASP. Con questi numeri e con queste premesse, lo ritengo veramente difficile. Non vorrei invece che fosse una trovata volta ad appagare gli appetiti degli imprenditori dei rifiuti”.
Almeno sull’Alta Corte che Crocetta vuole ripristinare sarà d’accordo?
“Ma neanche per idea. Le funzioni dell’Alta Corte, l’organo giurisdizionale istituito dallo Statuto, sono state assorbire dalla Corte Costituzionale con sentenza. A cui la Regione non si è mai opposta. L’Abolizione del Commissario dello Stato e tutta una serie di fatti analoghi dovrebbero essere frutto di una riflessione molto seria. Non di annunci promozionali”.
Non mi pare che lei sia destinato a cambiare idea sul modello Sicilia. Patto di stabilità e contenzioso con lo Stato. Cosa succederà?
“La legge 1/12 ha previsto il principio del pareggio in bilancio nella Costituzione. Non vorrei continuare ad argomentare oltre misura tecnicamente, il discorso. Certo è che bisognerà riempire di molta sostanza le cose che si annunciano. L’indirizzo politico non si fa alla giornata”.
Insomma la discontinuità invocata con la gestione Lombardo c’è o no?
“C’è un modo differente di dire le cose. Bisognerà veder poi alla fine, il risultato”.

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