Ciao Nuccio . . . ricordando i tempi quando le strade di Lipari erano piene di bella gente, ristoranti e negozi pieni, turisti entusiasti di guardare la nostra isola e noi orgogliosi di descrivergliela. Era l’Elite Nazionale e Internazionale!
Quel lungo mare di Canneto, senza Lidi ma tanti nidi di famiglie.
Ricordo le mitiche spiagge Bianche, i lavoratori nelle vicinanze bruciati dal sole e dal riflesso della Montagna Bianca,ma fieri di lavorare e poi per ricordare la felicità delle genti “ospiti” a rotolarsi nel borotalco invidiato dal mondo.
Passando poi da Punta Castagna e far ammirare alle genti la dominante Salina con due sentinelle alla sua sinistra.
Che tramonti abbiamo raccontato in quel delle puntazze o in quel di Quattropani e Chiesa Vecchia, facendo notare ai graditi ospiti come l’isola cambiava aspetto paesaggistico da una curva all’altra.
I fuochi artificiali avevano inizio alla fine del rettilineo di Pianoconte, per arrivare a quel curvone dove una volta mi raccogliesti “ pieno di sangue e semimorto” e far ammirare loro lo splendore dei nostri Faraglioni dove Quattrocchi non basteranno mai.
Per poi arrivare ad Annunziata e annotare agli ospiti la chiesa e la scalinata a ventaglio e nel mentre si finiva di raccontare arrivavamo al curvone per far ammirare la Bella Lipari!
Ho rifatto un giro dell’isola con te, avevo bisogno di farlo con te grande Maestro e orgoglioso della Sua isola!
Auguri Papà!
Daniele
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