Al Presidente
della Regione
PALERMO
All’Assessore
Regionale alla Sanità
PALERMO
Al Commissario
dell'Asp 5 Messina
Dott. Manlio
Magistri
OGGETTO: Punto
nascita Ospedale di Lipari
Da Giugno 2012, da quando il GCA di Palermo ha
concesso la sospensiva sulla sentenza del TAR che cassava la parte del decreto
assessoriale che prevedeva la chiusura del punto nascita di Lipari, nel nostro
territorio i parti sono stati quasi annullati. In un primo momento, infatti,
anche dopo la sentenza del CGA, i parti venivano effettuati solo nel momento in
cui la gestante si presentava all’ospedale in stato di avanzato travaglio, ma
con il passare del tempo, sembrerebbe per ordini superiori, non è stato
effettuato più nessun parto tranne che in rarissime eccezioni, forse una.
Le gestanti, infatti, vengono quasi sempre distolte
dal rimanere in loco con la minaccia di un inevitabile trasferimento in elicottero
anche in assenza di complicanze. Si ha presente cosa significa per una donna in
preda alle doglie essere trasferita in elicottero? A quale stress psicofisico
va incontro? Quali traumi conserverà per tutta la vita?
Lo stesso trattamento, invece, non viene riservato alle
gestanti che si recano in altre strutture dove anche lì era stata prevista la
soppressione del punto nascita. In alcune di queste strutture, infatti, il
numero dei parti non solo non è diminuito ma addirittura sembrerebbe aumentato.
Le spiegazioni sono allora due. La prima è che le gestanti che si recano in
queste strutture hanno caratteristiche fisiche diverse, forse aliene, e
pertanto possono attendere tranquillamente nei corridoi anche con una
dilatazione superiore ai 6 cm. La seconda, invece, che io non credo ma che è
sulla bocca di tutti, è quella di un piano ben preciso per disintegrare non
solo il punto nascita di Lipari, ma forse l’intero Ospedale.
Ma la cosa ancora più grave è che sono notevolmente
diminuite anche le prestazioni chirurgico – ginecologiche e le poche eseguite
sono state eseguite spesso solo alla presenza del dott. Sebastiano Caudullo, Primario
del reparto di Ostetricia e Ginecologia di Taormina e Responsabile del
Dipartimento materno infantile all’ASP di Messina, che si è recato
personalmente da Taormina a Lipari, per eseguire degli interventi programmati in
pazienti che magari, forse, aveva già
incontrato in altri studi o reparti
della bella Taormina.
A questo punto, però, le domande sorgono spontanee.
Ma i ginecologi presenti stabilmente nell’Ospedale di Lipari non sono in grado
di effettuare le stesse prestazioni chirurgico- ginecologiche in altri
pazienti? Perché prima lo facevano regolarmente? C’è qualcuno che lo impedisce?
Non è che per caso sono diventati dei poltroni?
Ritornando a parlare di parti sembrerebbe che il
dott. Caudullo sia stato il principale artefice dei numerosi richiami ai
ginecologi del servizio di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Lipari per
aver subito dopo dopo la sentenza del CGA di Palermo fatto partorire delle gestanti con dilatazioni, forse,
inferiori ai casi cosidetti casi di “urgenza indifferibile”. Sembrerebbe,
infatti, che lo stesso tenga a far rispettare alla lettera non solo la sentenza
del CGA e quindi l’attuale decreto assessoriale di rimodulazione dei punti
nascita ma, forse, anche di più.
Peccato che lo stesso, però, in qualità di
Responsabile del Dipartimento materno infantile all’ASP di Messina, non abbia
mai fatto osservare alla lettera quanto disposto dal Piano Sanitario Regionale
e dall’Atto Aziendale o da quanto previsto dai cosidetti LEA (livelli
essenziali di assistenza), specie per quanto riguarda l’assistenza al “parto
precipitoso”.
Il termine “parto precipitoso” non può essere
riferito solo all’eventuale parto “spontaneo”, che negli ultimi mesi non si è neppure
quasi più verificato perché le gravide sono state indotte a trasferirsi sulla terraferma
anche nei casi di assoluta normalità, ma anche e soprattutto per tutte le
eventuali complicazioni materno - fetali.
Nell’attuale
Atto aziendale è prevista una dotazione organica minima indispensabile composta
da 6 Ostetrici e 4 ginecologi.
L'organizzazione è costituita da una dotazione di tre soli ostetrici e due
ginecologi con incarico a tempo “DETERMINATO”.
Il servizio
nelle 24 ore è svolto con le seguenti modalità:
- un
ostetrica/o dalle ore 08.00 alle ore
20.00, da Lunedì a Sabato; dalle ore 20.00 alle 08.00, da Lunedì a Sabato il
servizio viene coperto con reperibilità sostitutiva; Domeniche e
festivi, il servizio ostetrico è coperto con reperibilità sostitutiva
h/24: Nella pratica, il parto “precipitoso”, indifferibile e urgente, nelle ore
notturne, domeniche e festivi h/24, deve
attendere che in pronto soccorso qualcuno si renda conto della necessità -
“prima diagnosi” - e attivi la chiamata in reperibilità dell’ostetrica con
tempi d’attesa inimmaginabili;
- una
Ginecologa dalle ore 08.00 alle ore 14.00; una Ginecologa dalle ore 14.00 alle
ore 20.00 ; notturni , domenica e festivi il servizio è coperto da reperibilità
sostitutiva.
- non esiste la presenza di personale
infermieristico.
- il “reparto” dalle ore 20.00 alle ore 8.00,
Domeniche e festivi è chiuso.
Se questo è il sistema organizzativo che il Dott.
Caudullo ha previsto per affrontare con tempestività il parto precipitoso
indifferibile per via naturale e/o operativo, SIGNIFICA CHE LE GRAVIDE CHE
ORBITANO ATTORNO AL PRESIDIO OSPEDALIERO
DI LIPARI E I FIGLI CHE PORTANO IN GREMBO SI TROVANO PROBABILMENTE IN UNA CONDIZIONE
DI RISCHIO ASSOLUTO.
Alla luce di quanto esposto e al fine di tutelare il diritto alla salute delle gestanti e di tutta la comunità eoliana chiedo al Presidente della Regione Sicilia e all’Assessore Regionale alla Sanità di organizzare un incontro invitando il Comune di Lipari, l’ASP di Messina e tutti quei soggetti che si ritenga opportuno far partecipare al fine di garantire il diritto alla salute dei cittadini eoliani e per capire quali sono i piani e i programmi dell’attuale Governo Regionale che speriamo si differenzino totalmente dal precedente.
Al Direttore Generale, dott. Manlio Magistri, si
chiede di valutare quanto esposto con la presente nota.
Nel
porgere i migliori saluti si rimane in attesa di un gradito riscontro.
Lipari lì, 18/03/2013
Assessore ai Servizi Socio-Sanitari
Dott. Giacomo Biviano
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