COMUNICATO STAMPA
In ordine ai lavori denunciati da Legambiente nella località Cappero interviene il Codacons precisando quanto segue. Dalla foto pubblicata on line sui siti giornalistici locali sembra evincersi che i lavori a valle dovrebbe rientrare nella zona TO1 del Piano Territoriale Paesistico. Ai sensi dell’art. 13 del precitato piano nelle zone TO1 le attività compatibili in regime di recupero sono: attività agrituristica nel rispetto della normativa di settore vigente, senza aumento di volumetria, fatto salvi limitati ampliamenti per attrezzature igienico-sanitarie, ove non esistenti; restauro e compatibilizzazione paesistica dei detrattori; recupero sentieristica storica; recupero edilizio senza ampliamento e senza variazione tipologica, fatti salvi limitati ampliamenti per attrezzature igienico-sanitarie, ove non esistenti.
Le attività non compatibili sono: attività estrattiva; attività residenziale, residenziale turistica, extra-alberghiera, attività ricettiva alberghiera, campeggi, ove non esercitate in strutture già esistenti; nuove infrastrutture, servizi per funzioni pubbliche; demolizione e ricostruzione dei ruderi esistenti; recupero edilizio con variazione d'uso che comporta ampliamenti e variazione tipologica; nuova edificazione. Dalla foto sembra che, con riferimento all’intervento posto a valle, si sia effettuata una nuova edificazione accanto alla villa già esistente e che si stiano realizzando degli sbancamenti. L’intervento realizzato a monte, invero, sembrerebbe rientrare nella zona RES. Ai sensi dell’art. 34 del PTP il RES è il regime di restauro paesistico areale con indicazione delle tipologie di detrattori da compatibilizzare.
Si allegano per eventuali raffronti una foto scannerizzata tratta da “Sicilia e le Isole Minori Le spiagge e le coste più belle” edizioni Istituto Geografico de Agostini 2005 – 2007 con una bella visuale dell’area del Cappero e delle foto dell’area scattate negli anni 2011/2012 ove sembra evincersi un notevole mutamento del paesaggio. Si auspica quindi, - conclude l’avv. Antonio Cardile Presidente del Codacons Messina - che trovi accoglimento l’appello di Legambiente e siano attentamente verificati i lavori eseguiti negli ultimi anni nella zona del Cappero
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