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sabato 18 maggio 2013

Aldo Natoli chiede Giacomantonio risponde

Gentile Dottore Giacomantonio,
in un Paese che se si vuole rilasciare il settore turistico non abbiamo bisogno di Studi, Piani e Consulte varie, dovendo percorrere l'unica strada possibile che è quella di riqualificare il territorio, ritiene che sia apprezzabile la soluzione progettuale dell'Amministrazione che prevede di realizzare in adiacenza al Terminal degli aliscafi , e quindi nella zona di arrivo degli ospiti, il mercato del pesce. Non crede che si confonde Lipari con Ganzirri?
Un grazie anticipato e cordiali saluti
Aldo Natoli
 P.S.
Le Sue risposte pervengono alla mia e-mail oppure le debbo leggere nel sito
del Comune, o in qualche notiziario? Grazie

RISPOSTA:

Quando c’è una email cerco di spedire la risposta prima  all’interrogante, quindi la invio al sito del Comune e quando il sito l’ha pubblicata la inoltro ai blog e ai giornalisti. Questa vorrebbe essere la procedura standard, poi ogni tanto c’è qualche contrattempo.
Ma andiamo ai quesiti. E’ vero che uno dei primi problemi del rilancio del turismo e del suo sviluppo è la riqualificazione del territorio ma non sembra questo obiettivo è immediato e percepibile e quindi è necessario  programmare, approfondire, confrontarsi anche perché le consulte servono a fare opinione e una opinione pubblica matura e consapevole è un altro grande stimolatore del turismo soprattutto sotto l’aspetto dell’accoglienza e della tutela.
Il caso che lei cita è proprio uno di quelli su credo che sia giusto e doveroso riflettere e discutere. 
Innanzitutto converrà con me che fino ad oggi il cosiddetto terminal degli aliscafi è stato un luogo degradato e senza nessuna qualifica che lo renda accogliente come ben dimostrano queste due foto.  Inoltre il pesce si vende sulla banchina e ad ogni angolo di strada che può apparire anche singolare e simpatico ma che non è certo il meglio dal punto di vista igienico- sanitario.
La scelta progettuale dell’Amministrazione mira appunto a riqualificare anche la vendita del pesce, che da una vendita improvvisata a cielo aperto, con secchiate di acqua lurida e pulizia a vista con interiora gettate in pasto a gabbiani ed al mare, viene appunto trasformata in una regolare e controllata vendita, in spazio chiuso, con assistenza del veterinario, ed in un fabbricato architettonicamente gradevole. La vendita prevista riguarda esclusivamente il pescato fresco e quindi giornaliero, senza celle frigorifere o altro, in appositi box dedicati e ripeto quindi controllati.
Comunque la vendita in ambito portuale è la naturale collocazione della vendita del pescato fresco in molti porti italiani
Così apparirà il luogo della vendita del pesce quando sarà realizzato. E questa è la piantina progettuale che riguarda l’aria a fianco al Terminal degli aliscafi.


Michele Giacomantonio
(N.B. Le foto si ingrandiscono cliccandoci sopra)

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