L’assessore regionale al Turismo, Michela Stancheris detta la linea del suo assessorato, dopo aver fatto fronte allo stillicidio di tagli nella finanziaria regionale che ha colpito, ad esempio, i teatri siciliani. Su cui ha un’idea precisa: il gran numero di personale a disposizione che non può essere sacrificato lavorerà territorialmente raccogliendo le idee progettuali sulle programmazioni a lunga scadenza. Perché Stancheris riconosce che il taglio ai teatri giunto nel mezzo della programmazione causa problemi ai cartelloni artistici già definiti degli Stabili e dei teatri privati. E per questo nel futuro, la programmazione sarà triennale per garantire la possibilità di ingaggiare i grandi artisti con la sicurezza della copertura finanziaria.
Punta molto sul territorio, inoltre, l’assessore bergamasca, già braccio destro del presidente della Regione Rosario Crocetta che annuncia anche: “Il Circuito del Mito non esisterà più. Punto invece alla proposta delle specificità siciliane, ma anche ai grandi artisti che i comuni riusciranno a programmare e farsi finanziare dall’assessorato che molto lavorerà con i finanziamenti europei che sono la massima parte della nostra dotazione più che ridimensionata in finanziaria”.
Ma è il tema della “desertificazione” che tiene banco: all’arrivo in assessorato alle prese con la rendicontazione dei progetti finanziati dal Por,l’assessore ha verificato la mancata rispondenza dei progetti – per un totale di 19 milioni di euro sulla programmazione in corso e in fase di verifica per il programma di Agenda 2000 – alle richieste di qualità della commissione europea. Programmi che non potranno essere certificati, specie nel settore della comunicazione e che ricadranno in parte sui costi vivi della Regione. “Progetti – dice a BlogSicilia – che in parte saranno sanati ma che in partenza non potevano essere finanziati come sta verificando il controllo ex post dei nostri uffici”. E i responsabili: “Certamente ci sono delle corresponsabilità – dice la Stancheris – e già prima del mio arrivo l’assessore Battiato aveva avviato il turn over di quei dirigenti che non sono più in assessorato”.
Sui ticket, poi, non ha dubbi: la norma che introduceva la possibilità di un ticket d’ingresso alle isole minori fino ad un massimo di 5 euro bocciata dal commissario dello Stato va riproposta. “La bocciatura è arrivata mentre stavamo proponendo un ticket anche per le risalite sui vulcani. Penso che un biglietto di accesso a beni dell’umanità per salvaguardarne il valore di patrimonio naturalistico e paesaggistico delle isole Eolie o dell’Etna sia il minimo. Anche per garantire la copertura di quelle attività di sicurezza che servono sia ai comuni che gestiscono tali beni, sia ai turisti che ne fruiscono”.
Dall’Etna, poi, la Stancheris è appena tornata dopo la premiazione dei nuovi maestri di sci: “Figure indispensabili per garantire i servizi i qualità ai turisti. Sono stata sempre d’accordo con l’approvazione del collegio dei maestri di sci siciliani”. I servizi, infine, sono il nodo centrale dell’immagine turistica dell’Isola: “Siamo in un totale stato di degrado. A Pasqua le spiagge erano ancora non attrezzate. Si pensa, erroneamente, che i turisti arrivino solo in luglio e agosto. Utilizzeremo i forestali visto che ne abbiamo a sufficienza da utilizzare per la pulizia delle spiagge tutto l’anno. La Sicilia vive un po’ di rendita per la sua bellezza. Ma la bellezza non paga più, il turista cerca anche qualità. Dobbiamo essere in linea con le esigenze di un mercato sempre più esigente”.
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