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venerdì 4 luglio 2014

Realizzazione di 33 appartamenti a Canneto. In attesa di ricevere una "compiuta risposta" il consigliere Lo Cascio torna a scrivere al sindaco di Lipari

 Al Signor Sindaco
del Comune di Lipari
Lettera aperta sulle risposte a una mia precedente interrogazione.

 Gentile Signor Sindaco,
 il 9 maggio c.a. Le ho inoltrato un’interrogazione relativa alla concessione edilizia e altri atti autorizzativi del progetto per la realizzazione di 33 appartamenti in località Canneto.
 Il 7 giugno ho ricevuto una Sua missiva dove venivo informato che l’incarico di fornirmi “compiuta risposta” era stato assegnato al responsabile dell’area urbanistica, geometra Spartà.
Nei giorni scorsi, tuttavia, ho ricevuto da questi un’ulteriore comunicazione, nella quale mi si informa che tale incarico è stato assegnato al geometra Calenda, tecnico presso il medesimo Ufficio.
Nel dubbio di poter ricevere una eventuale, nuova lettera con un nuovo nominativo al quale rivolgermi, desidero farLe una semplice domanda: se la normativa vigente stabilisce che è il capo dell’Amministrazione a dover rispondere al consigliere interrogante, perché questa profusione di lettere, che aggravano la già corposa mole di lavoro dell’ufficio protocollo? Non sarebbe più semplice che Lei, assunte le informazioni da me richieste, me le comunicasse con una risposta scritta, oppure con una risposta verbale in occasione del primo consiglio comunale utile, come previsto peraltro dal Regolamento consiliare?
Approfitto dell’occasione per ribadirLe le richieste avanzate con l’interrogazione del 9 maggio c.a.:
 1) se la realizzazione della strada di accesso al complesso sopra citato, così come si evince dalle informazioni apprese a mezzo stampa, risulta effettivamente prevista in area MA1 del Piano Territoriale Paesistico;
 2) in questo caso, considerando che il regolamento del PTP si esprime chiaramente sulla possibilità di realizzare opere di urbanizzazione primaria e secondaria a servizio di abitati esistenti e il fatto che attualmente nell’area che ne beneficerebbe non esistono fabbricati, cosa intendono fare l’Amministrazione comunale e gli uffici comunali competenti, ovvero se ad avviso degli stessi non esistano i presupposti per contestare l’autorizzazione inesplicabilmente concessa dalla Soprintendenza BB.CC.AA.;
 3) se detta strada di accesso si raccorda con l’esistente strada di Culia, e se quest’ultima risulti essere stata regolarmente collaudata e sia effettivamente carrozzabile;
 4) se gli uffici comunali, tra la documentazione pervenuta per ottenere la Concessione edilizia, hanno verificato l’esistenza di eventuali autorizzazioni rilasciate dal Corpo Forestale sia in merito ai lavori di movimento terra che dovrebbero necessariamente essere effettuati, sia al taglio di uno o più individui di leccio, sottolineando come questi ultimi – per età, dimensioni e portamento – rivestono notevole pregio e si configurano pertanto come essenze arboree tutelate ai sensi della normativa esistente, anche in considerazione del fatto che la zona attigua risulta essere denominata “Sutta l’Ilici” (sotto il leccio) e che la loro presenza – probabilmente più cospicua in passato – assume un rilevante significato sotto il profilo toponimico.
 5) infine, la richiesta di avere copia delle autorizzazioni relative all’uso carrabile della strada di Culia, al movimento terra e al taglio di alberi di pregio in possesso degli uffici comunali (queste, peraltro, potevano essere spedite in tempi più brevi delle comunicazioni già citate).
In attesa di ottenere “compiuta risposta”, porgo distinti saluti 
Pietro Lo Cascio (consigliere comunale de La Sinistra)

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