Al Signor
Sindaco
del Comune di
Lipari
Lettera aperta sulle
risposte a una mia precedente interrogazione.
Gentile Signor
Sindaco,
il 9 maggio c.a. Le ho
inoltrato un’interrogazione relativa alla concessione edilizia e altri atti
autorizzativi del progetto per la realizzazione di 33 appartamenti in località
Canneto.
Il 7 giugno ho
ricevuto una Sua missiva dove venivo informato che l’incarico di fornirmi “compiuta
risposta” era stato assegnato al responsabile dell’area urbanistica, geometra
Spartà.
Nei giorni scorsi,
tuttavia, ho ricevuto da questi un’ulteriore comunicazione, nella quale mi si
informa che tale incarico è stato assegnato al geometra Calenda, tecnico presso
il medesimo Ufficio.
Nel dubbio di poter
ricevere una eventuale, nuova lettera con un nuovo nominativo al quale
rivolgermi, desidero farLe una semplice domanda: se la normativa vigente
stabilisce che è il capo dell’Amministrazione a dover rispondere al consigliere
interrogante, perché questa profusione di lettere, che aggravano la già corposa
mole di lavoro dell’ufficio protocollo? Non sarebbe più semplice che Lei,
assunte le informazioni da me richieste, me le comunicasse con una risposta
scritta, oppure con una risposta verbale in occasione del primo consiglio
comunale utile, come previsto peraltro dal Regolamento consiliare?
Approfitto dell’occasione
per ribadirLe le richieste avanzate con l’interrogazione del 9 maggio c.a.:
1) se la realizzazione della strada di accesso al
complesso sopra citato, così come si evince dalle informazioni apprese a mezzo
stampa, risulta effettivamente prevista in area MA1 del Piano Territoriale
Paesistico;
2) in questo caso, considerando che il regolamento del
PTP si esprime chiaramente sulla possibilità di realizzare opere di
urbanizzazione primaria e secondaria a servizio di abitati esistenti e il fatto
che attualmente nell’area che ne beneficerebbe non esistono fabbricati, cosa
intendono fare l’Amministrazione comunale e gli uffici comunali competenti,
ovvero se ad avviso degli stessi non esistano i presupposti per contestare
l’autorizzazione inesplicabilmente concessa dalla Soprintendenza BB.CC.AA.;
3) se detta strada di accesso si raccorda con
l’esistente strada di Culia, e se quest’ultima risulti essere stata
regolarmente collaudata e sia effettivamente carrozzabile;
4) se gli uffici comunali, tra la documentazione
pervenuta per ottenere la Concessione edilizia, hanno verificato l’esistenza di
eventuali autorizzazioni rilasciate dal Corpo Forestale sia in merito ai lavori
di movimento terra che dovrebbero necessariamente essere effettuati, sia al
taglio di uno o più individui di leccio, sottolineando come questi ultimi – per
età, dimensioni e portamento – rivestono notevole pregio e si configurano
pertanto come essenze arboree tutelate ai sensi della normativa esistente,
anche in considerazione del fatto che la zona attigua risulta essere denominata
“Sutta l’Ilici” (sotto il leccio) e che la loro presenza – probabilmente più
cospicua in passato – assume un rilevante significato sotto il profilo
toponimico.
5) infine, la richiesta di avere copia delle
autorizzazioni relative all’uso carrabile della strada di Culia, al movimento
terra e al taglio di alberi di pregio in possesso degli uffici comunali
(queste, peraltro, potevano essere spedite in tempi più brevi delle
comunicazioni già citate).
In attesa di ottenere
“compiuta risposta”, porgo distinti saluti
Pietro Lo Cascio (consigliere comunale
de La Sinistra)
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