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domenica 29 giugno 2014

"A proposito di Don Gennaro... di Don Lillo e dei finti elemosinieri, falsi moralisti infarciti di politica e speculatori ". Ci scrive Salvatore Agrip

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
Avendo letto e visto quanto succede in questo momento intorno a Don Gennaro, fino al punto di far intervenire il Signor D’Amico dalla lontana Australia, per richiamare tutta la comunità al buon senso e alla giusta attenzione sul futuro del nostro Don Gennaro, sento l’obbligo di intervenire.
Ho vissuto da sempre a Canneto dove sono nato e da sempre Don Gennaro è stato presente nella mia vita, per cose belle e non belle, una figura che mi trascina nel tempo, facendomi rivivere la mia adolescenza, un riferimento, un cardine, oserei dire per tutta Canneto e con la mia famiglia, con i miei genitori un rapporto forte  fatto di stima e fiducia. Don Gennaro ha catturato sempre la mia ammirazione fino al punto di esserne impressionato per la sua dedizione spirituale, non solo per l’aspetto religioso ma nel senso ampio e generale della sua vita è stata sempre una persona scevra e lontana  da avidità e materialismo, un concetto di vita difficile da trovarsi, quasi unico, che giganteggia e sovrasta anche qualsiasi preoccupazione o indifferenza a cui ognuno di noi in questo momento siamo partecipi.
D’altra parte c’è da dire che Don Lillo, il nuovo parroco che da quest’anno ha preso in mano la parrocchia di Canneto, è sicuramente persona sensibile e disponibile, che sta cercando di dare vigore e dinamicità oltre a un doveroso cambio generazionale del consiglio pastorale preposto a supportare le incombenze logistiche della parrocchia e organizzare gli eventi religiosi. Ho avuto modo di constatare personalmente la sua grande devozione religiosa in occasione della dipartita di mia mamma nel mese di gennaio e sono rimasto impressionato di come mia mamma alla sua presenza abbia trovato quella serenità come ultimo suo desiderio. 
Non credo proprio che ci sia nessuna intenzione da parte sua di accompagnare chicchessia come “un cagnolino”, certe dichiarazioni improprie e forvianti non fanno di sicuro bene alla nostra comunità e non predispongono nel modo migliore il nostro nuovo sacerdote a un sereno svolgimento del suo ministero. Non vorrei invece che proprio  ci fosse un’idea di volerlo tenere a “guinzaglio”. 
Finti elemosinieri, falsi moralisti infarciti di politica e speculatori, in passato, hanno spesso presidiato la nostro parrocchia, approfittando della grande spiritualità del nostro Don Gennaro e mi auguro che la nostra comunità parrocchiale possa sin da adesso, migliorarsi ancor più nel segno della cristianità e di un percorso di evangelizzazione.
Detto ciò e ritornando sul futuro di Don Gennaro  che ha trascorso 55 anni ininterrotti come guida spirituale di Canneto, bisogna dire che Lui a Salina non ha più nessuno e non può essere mandato via, non è sicuramente la sua volontà. La parrocchia di Canneto dispone di due abitazioni canoniche distinte e separate, una di queste è sempre stata la sua abitazione, in questo momento ha più che mai bisogno della sua famiglia che è costituita da noi cannetari e del suo paese che è Canneto e senza tanti preamboli e pubblicità, auspico da parte di chi in tutti questi anni gli sia stato vicino per affetto e sensibilità, possa aiutarlo concretamente con amore in questo suo ultimo e difficile passaggio terreno.
Lipari 29/06/14
Salvatore Agrip.

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