Un "botto" più violento del solito e, da qualche ora, lo Stromboli ha ripreso l'attività effusiva interrottasi il 24 Giugno scorso dopo. Attività, quella precedente che si era protratta per tre giorni.
La lava, che fuoriesce da una delle bocche del cratere eoliano, si sta incanalando lungo la Sciara del Fuoco. Il flusso lavico non viene emesso - secondo quanto apprendiamo- in notevole quantità. Tanto, comunque, quanto basta per attirare l'attenzione dei numerosi turisti che si trovano nelle isole. Ad esempio da Panarea, in serata, a conclusione dei festeggiamenti per il patrono S. Pietro, è prevista la partenza di numerose barche alla volta del tratto di mare sottostante la Sciara e che ricordiamo è, comunque, interdetto sino a trecento metri di distanza dalla base emersa del vulcano.
Come ha ricordato recentemente Boris Behncke, ricercatore dell'INGV “È dal 2009 che sullo Stromboli si osservano numerosi episodi di attività di ‘spattering’ e, in taluni casi, piccole fontane di lava, con modeste colate sia all’interno della terrazza craterica, sia sull’alto versante della Sciara del Fuoco. Le colate laviche prodotte in questi episodi hanno avuto per lo più una estensione limitata, senza raggiungere il mare, e alimentate solo per poche ore o, in taluni casi, per pochi giorni”.
L’attività dello Stromboli è costantemente sorvegliata, tramite una sofisticata rete strumentale multiparametrica, dall’Ingv.
Lo spettacolo delle esplosioni dello Stromboli sono ben visibili da Panarea e da Canneto
La foto che immortala la lava ed una esplosione è delle 15 ed è ripresa dalla telecamera a raggi infrarossi dell'INGV
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