Riceviamo e pubblichiamo:
Traggo spunto da un commento pubblicato dal segretario del movimento “articolo 1” per porre l’attenzione sul tema dei conti del palazzo e la gestione amministrativa dell’Ente.
La mia visione: il bilancio di un Ente è il risultato (negativo o positivo) delle azioni di governo di una determinata classe politica intraprese durante la durata di un mandato. Il cittadino, con il pagamento dei propri tributi, partecipa “sostenendo” la copertura della spesa pubblica e il fabbisogno di un Ente.
Il bilancio non è soltanto un insieme di numeri o uno strumento riservato agli esperti e/o a pochi eletti: esso influenza il nostro vivere quotidiano, dà l'impronta alla nostra comunità, ne stabilisce le priorità nei diversi settori: dagli aiuti sociali al turismo, alla scuola, alle opere pubbliche, alle opportunità economiche e culturali ecc.
E’, pertanto, un nostro diritto conoscere come vengono utilizzate le entrate del Comune di Lipari e per quali finalità esse vengono destinate, quali sono le categorie di contribuenti che partecipano al sostenimento della spesa pubblica ed in quale misura.
Fatta questa dovuta premessa ritengo sia indispensabile fare chiarezza, alla luce delle dichiarazioni rese da questa amministrazione, in considerazione che, a dire della Giunta:
Sono state ridotte al minimo le spese di gestione dell’Ente;
Le tasse nel nostro Comune sono tra le più basse d’Italia anche se l’analisi è limitata ad un solo tributo;
L’incidenza del Costo del Personale è tra i più bassi d’Italia anche se non vengono considerate le variabili derivanti dalla gestione in proprio di alcuni servizi, tipo quello della raccolta dei rifiuti;
Sono state condotte rilevanti attività nel campo della lotta all’evasione e nella modalità di riscossione dei tributi.
Ma tutto ciò corrisponde al vero oppure è solo campagna elettorale?
Il Comune di Lipari, ad oggi:
Non ha approvato il bilancio consuntivo del 2013;
Non ha ancora approvato il bilancio preventivo del 2014.
Pensate che tra i Comuni delle Isole minori siciliane, solo il nostro Comune non ha ancora approvato i conti del 2013 – Ustica giugno 2014 – Pantelleria settembre 2014 – Favignana agosto 2014 – Lampedusa agosto 2014 – Leni maggio 2014 – Malfa aprile 2014 – Santa Marina Salina aprile 2014. Chissà se il Sindaco farà un’altra indagine gratuita su questo argomento al fine di verificare se siamo anche i primi in questo o, meglio, se risultiamo tra i peggiori.
Certo, gli altri Comuni delle Isole Minori sono più piccoli rispetto a noi in termine di popolazione ed ampiezza del territorio. Mi domando, però: quali sono le cause di questo ritardo nel nostro Comune? Si può fare chiarezza su questo argomento? Lo scorso anno eravamo in attesa dell’approvazione della tassa di sbarco; quest’anno quale altro miracolo attendiamo? Esistono procedure interne che regolano le attività di chiusura del rendiconto dell’Ente? Se SI, perché non vengono rispettate?
Un’altra breve riflessione verte sul tema dell’ottimizzazione della riscossione e dell’accertamento dell’evasione. Se effettuate una ricerca all’interno dell’albo pretorio troverete che le ultime delibere che trattano i suddetti argomenti risalgono al 2012 e nello specifico:
Del C.C. 89/2012 - Indirizzo politico di programmazione attività accertamento dell'evasione tributaria;
Del. G.M. 111/2012 - Approvazione programma operativo finalizzato alla ottimizzazione del servizio di riscossione tributi locali predisposto per l'anno 2013 (con un obiettivo ridicolo di miglioramento dell’1% rispetto all’anno precedente).
Ma qualcuno è in grado di spiegarci la situazione economica dell’Ente oppure NO? Esiste il Consiglio Comunale nella nostra città?
Infine, ci sono sempre debiti fuori bilancio potenziali non ancora definiti: dirigenti su progetto Lipari Porto Spa, Iva su trasporto rifiuti via mare, Admet e servizi prestati, Oneri derivanti da Mega Parcheggio. A questo si aggiunge l’annosa questione della gestione/fatturazione dell’idrico e la relativa riscossione.
Ma cosa sta facendo il Comune di Lipari per accrescere il tasso d’inclusione digitale dei processi amministrativi, velocizzare e armonizzare i tempi di back office, innalzare l’utilizzo della Firma Digitale e della Pec, coordinare e semplificare i processi amministrativi dell’Ufficio Economato e degli altri uffici comunali interfacciati? Forse applicando questa tecnologia l’Ente potrebbe ottenere dei benefici di cassa nella gestione corrente.
Angelo Sidoti
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