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venerdì 6 febbraio 2015

Lipari. Avis "sabotata"? "Si faccia chiarezza". La sezione provinciale interviene dopo le denunce di Lipari (L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud di oggi)

Non si sono fatte attendere le reazioni dopo che il presidente dell’Avis Lipari, Giovanni Biviano aveva lanciato l'allarme su“ un tentativo in corso di distruggere l’Avis liparese con azioni riduttive e destabilizzanti” ed ancora aveva scritto di “iniziative manifestatasi nella immediatezza con atti di ostruzionismo e sabotaggio, camuffati da esigenze logistiche, ed un neo Direttore al SIMT di Milazzo che sembra essere stato nominato esclusivamente per “imporre” ostacoli e limitazioni all’attività dell’AVIS di Lipari ed all’U.R.O. (Unità di Raccolta Ospedaliera) istituita presso il P.O di Lipari”. Con una nota alquanto dettagliata l’AVIS Provinciale di Messina, supportata dai presidenti delle sezioni comunali, ha plaudito all’attività dello stesso Biviano “che nel corso degli anni ha saputo portare la sezione AVIS di Lipari a raggiungere traguardi importanti per la comunità isolana e di tutta la provincia". Nella nota il presidente dell’Avis provinciale, dottor Andrea Pisacane “chiede all’Azienda 5 che venga fatta ampia luce su tutta l’attività che, nel corso degli anni, è stata svolta dalla sezione AVIS di Lipari in collaborazione con l’Azienda Sanitaria e, principalmente, su eventuali azioni di ostruzionismo e di sabotaggio all’attività della stessa sezione paventati dal presidente Biviano, relativamente  a quest’ultimo periodo, prendendo eventualmente provvedimenti seri nei confronti dei responsabili”. 
“L’Avis provinciale, supportata dai presidenti delle sezioni comunali – si legge ancora- prende decisamente le distanze da quanto affermato dal presidente Biviano per quanto riguarda la figura del neo responsabile del SIMT di Milazzo e Lipari, il dottor Gaetano Crisà, figura da sempre vicina all’associazione ed impegnato per anni in tutte le attività che l’AVIS ha svolto nella provincia. Da sempre lo spirito dell’AVIS è stato di collaborazione con l’Azienda Sanitaria di riferimento e mai di contrapposizione. Entrambe, associazione ed Azienda, proiettate al raggiungimento dell’obiettivo autosufficienza sangue”.                

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