La “Guida Escursionistico Vulcanologica delle isole Eolie”,
ha visto gli autori (Natale Calanchi, Pietro Lo Cascio, Federico Lucchi,
Piermaria Luigi Rossi e Claudio Antonio Tranne con la collaborazione di
Francesca Forni) impegnati in un notevole sforzo nell’acquisizione di nuove
conoscenze sulla geologia dell’arcipelago. Collaborazione, fruttuosa oltre che
piacevole, si è venuta a creare con studiosi di quella natura “vivente” che i
vulcani delle Eolie ospitano, collaborazione che ha potuto concretizzarsi nella
stesura di interessanti pubblicazioni sull’ambiente attuale e sulla
paleoecologia dell’area, integrando risultati di ricerche geologiche e
botanico-zoologiche, che avevano già dato vita a pubblicazioni scientifiche e
divulgative, quali ad esempio la “Guida naturalistica alle Isole Eolie”. La
peculiarità delle isole Eolie per l’Unesco, è dovuta al fatto che esse “sono
uno straordinario esempio del fenomeno vulcanico ancora in corso. Studiate sin
dal XVIII secolo le isole hanno fornito alla vulcanologia due tipi di eruzione
(vulcaniana e stromboliana) e hanno occupato di conseguenza un posto eminente
nell’educazione di tutti i geologi per oltre 200 anni. Diventa quindi un
impegno di tutti (abitanti e turisti) fare in modo che un patrimonio ambientale
e naturale così unico venga conservato nel migliore dei modi possibili per
essere tramandato con i suoi contenuti naturali alle generazioni future. Come
esempio di sviluppo accorto (o sostenibile) del territorio si può prendere a
modello la gestione dell’isola di Salina che, con una innovativa attenzione a
tematiche di gestione ambientale e con l’istituzione della Riserva Naturale
“Monte delle Felci e dei Porri”, ha dimostrato quale dovrebbe essere il
presente ed il futuro di queste isole vulcaniche, dedite ad un turismo
qualificato e diversificato nelle stagioni, richiamato si dalla balneazione, ma
anche da un ricco patrimonio culturale e naturale. Lo sforzo che ha animato la
realizzazione del presente lavoro è indirizzato, innanzitutto, a stimolare la
conoscenza degli aspetti naturalistici e, in generale, l’arricchimento culturale,
da parte di chi vorrà giovarsi di una vacanza eoliana, descrivendo per ogni
isola i caratteri geologici, botanici e zoologici generali e più in dettaglio
quelli osservabili lungo gli itinerari che vengono proposti. Viene dedicata a
Vulcano e a Stromboli, vulcani attivi per eccellenza, una particolare
profondità scientifica nella descrizione delle strutture e dei prodotti
vulcanici.
“Auspichiamo che tale fatica- si afferma nell’introduzione
del libro- stimoli i lettori a fare sentire la propria voce ai politici,
affinchè questi ultimi si impegnino a promuovere l’educazione ambientale delle
comunità che vivono in questo meraviglioso angolo del Mediterraneo, alle quali
di fatto è affidata la possibilità di correggere la rotta di una nave che
sempre più spesso appare alla deriva. Ci vuole coraggio,
ma anche consapevolezza che, solo agendo in questo modo e con adeguate
sensibilità, si può sperare in un futuro recupero dell’ambiente naturale e
della memoria storica del proprio passato, da vivere con l’orgoglio di chi si
sente l’erede di una civiltà millenaria che ha contribuito ad una buona parte
del progresso dell’uomo”.
Antonio Brundu
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