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sabato 31 luglio 2010

Lettera aperta di Piero Roux ad un cittadino che lo aveva "sollecitato" sui lavori a Unci

*Caro....
ti ringrazio per la palese indignazione su quanto sta accadendo ad Unci e per la dichiarata sensibilità ambientale che (come me e pochi altri che apertamente si manifestano) ti rendono membro degli “illusi” che sperano di cambiare le cose solo con la denuncia oppure facendo appello alla sensibilità comune del popolo eoliano.
Ci tengo comunque a precisare di non essere “l’ambientalista per eccellenza” (o pseudo tale come affermi). Il mio contributo è pari al tuo e di tutti quelli che hanno a cuore queste isole, senza riserve ed a titolo del tutto personale. Legambiente non mi paga per far questo ma sono io a pagare una tessera annuale per avere l’onore di far parte di tale organizzazione.
“Un giorno a Canneto, chiamato –insieme al consigliere Lo Cascio- dall’amico Salvatore Agrip, per cercare di bloccare una ruspa che stava aprendo una strada a Monterosa, un signore venuto a sapere ch’ero di Legambiente, mi aggredì , intimandomi di arrestare i colpevoli….”
Come te e pochi altri a cui resta ancora il senso del “bello”, faccio il possibile per denunciare gli abusi, spesso attirandomi le ire delle persone coinvolte. Spesso, nel silenzio delle istituzioni e nella totale indifferenza degli eoliani, mi chiedo “ chi me lo fa fare”.
Poi l’amore per queste isole ha il sopravvento e…decido di esserne, come te, un difensore. Ritornando al problema Unci, ne ho scritto l’8 giugno nei giornali on line che ne hanno dato risalto.
Pronto e felice di incontrarti per qualsiasi altra campagna di denuncia.
Piero Roux
* Omettiamo il nome del destinatario della missiva in quanto a noi sconosciuto e quindi non rintracciabile per chiedere l'autorizzazione a pubblicare il suo nome.