(Leonardo Orlando- Gazzetta del sud) Dopo la Procura che ha avuto assegnati tre nuovi magistrati, anche per il Tribunale di Barcellona sono stati nominati nuovi giudici in sostituzione dei colleghi che da settembre lasceranno gli uffici giudiziari di Barcellona e delle due sezioni distaccate di Milazzo e Lipari.
Il Csm ha infatti nominato, ratificando le scelte operate dai candidati, cinque nuovi magistrati destinati a colmare gli organici che resteranno vuoti già da settembre. A scegliere la sede di Barcellona sono stati i magistrati attualmente in tirocinio: Danilo Maffa, uditore al Tribunale di Messina; Stefania Vietti Nebbiolo, uditorato al Tribunale di Torino; Maria Magrì, uditorato al Tribunale di Bologna; Bianca Maria Biondo, uditorato al Tribunale di Venezia; Valeria Totaro, uditorato al Tribunale di Messina. Ai cinque neo nominati, si aggiunge un sesto magistrato, il giudice Sara D'Addea che ha chiesto e ottenuto il trasferimento da Pavia al Tribunale di Patti. Per la dottoressa D'Addea, originaria di Patti, si tratta di un ritorno in Sicilia dove ha già prestato servizio al Tribunale di Barcellona sia nel settore civile sia in quello penale.
I nuovi magistrati saranno destinati a sostituire i colleghi prossimi al trasferimento. A settembre lasceranno infatti la sede di Barcellona altri cinque giudici: Giovanna Faraone, Paolo Corda, Angelo De Angelis, Carlo Albanese e Roberto Gurini.
Al tribunale di Barcellona, dopo la collocazione in quiescenza del presidente Armando Leanza, resteranno in servizio,i giudici Maria Tindara Celi (presidente della sezione penale e reggente del Tribunale) Antonino Zappalà, Giuseppe Martello, Anna Adamo, Maria Rita Gregorio, Francesco Catanese e Assunta Cardamone. Secondo l'organico previsto resteranno ancora vacanti i posti per il nuovo presidente e per un altro giudice.
Alla Procura per colmare l'organico indebolito dai trasferimenti dei sostituti Olindo Canali e Michele Martorelli, arriveranno invece: Giorgio Nicola, 32 anni; Mirko Piloni 34 anni e Fabio Sozio 37 anni. I tre si aggiungeranno al Procuratore capo Salvatore De Luca e al sostituto "anziano" (con periodo maggiore di servizio rispetto agli altri) Francesco Massara.
Tornado ai magistrati del settore giudicante è prevista, in conseguenza del trasferimento di ben cinque giudici, una rimodulazione complessiva dell'attuale tabella degli incarichi che coinvolgerà le due sedi distaccate di Milazzo e Lipari, dove i magistrati che lasciano Barcellona hanno avuto ruoli importanti (Paolo Corda giudice a Milazzo e Roberto Gurini a Lipari).
A penalizzare nell'atuale contingenza il Tribunale anche la mancanza del Presidente per la nomina del quale il Csm dovrà emanare il bando. Ancora non si hanno certezze su chi sarà nominato come successore del dottor Armando Leanza. Molti i nomi dei possibili aspiranti. In "pole position" soprattutto magistrati messinesi, dall'attuale presidente del tribunale di Mistretta Totaro, al giudice del tribunale di Reggio Calabria Salamone. Ma si tratta solo di ipotesi che dovranno essere verificate dopo la pubblicazione del bando da parte del Csm.
È certo però che il nuovo presidente si troverà a dover affrontare molti problemi a cominciare dall'irrisolta questione dell'edilizia giudiziaria. A Barcellona, nonostante l'importanza che rivestono gli uffici giudiziari con giurisdizione su 26 Comuni tra i quali Milazzo e Lipari, il Tribunale non ha una sede propria. Gli uffici sono suddivisi in sei diversi edifici - molti quelli non idonei - trasformati, oltre che in sede di giudice di pace e di Unep, in improvvisati archivi.
L'ultimo affitto contratto dal Tribunale riguarda un garage di via destra Longano da adibire ad archivio. Nell'agenda dei problemi irrisolti il rischio di prescrizione a causa dell'accumulo dell'aarretrato specie nelle due sezioni distaccate di Lipari e Milazzo. Infatti dopo la gestione del giudice Giuseppe Martello che di fatto aveva azzerato l'arretrato al monocratico di Milazzo e a quello di Barcellona, i fascicoli dei processi rinviati hanno finito per occupare nuovamente gli scaffali delle cancellerie.