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venerdì 24 dicembre 2010

Depuratore. La mozione del presidente del consiglio comunale di Lipari, Pino Longo

MOZIONE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE PINO LONGO

Il Consiglio Comunale
PREMESSO
- che in data 6 dicembre 2010 si teneva presso la Prefettura di Messina una conferenza di servizi; (doc.1)
- che tale conferenza e gli atti non erano stata pubblicizzati sull’albo pretorio on line del Comune di Lipari ;
- che la precitata circostanza veniva rilevata dal Presidente del Consiglio Comunale, delegato dal Sindaco, unitamente alla limitatezza del tempo concesso per l’esame degli atti rilevando la necessità di aggiornare ai lavori in presenza di un vizio sulla validità della conferenza stessa; (doc.1)
- che lo stesso Presidente del Consiglio Comunale richiedeva un maggior tempo al fine di effettuare una più compiuta ed approfondita istruttoria; (doc.1)
- che in data 11 dicembre 2010 si è tenuto presso l’Aula Consiliare del Comune di Lipari un incontro pubblico indetto dal Presidente del Consiglio Comunale e dal Presidente della Commissione Consiliare LL.PP. tra alcuni consiglieri e la cittadinanza al fine di approfondire le tematiche relative al progetto definitivo in vista del Consiglio Comunale convocato per la giornata del 12 dicembre;
- che alla predetta partecipavano numerosi cittadini, associazioni di categoria, capigruppo e consiglieri comunali nonché il RUP;
- che all’esito dell’incontro emergeva una disinformazione della cittadinanza e dei Consiglieri comunali in ordine al progetto ed alla sua localizzazione, i quali avevano visione del progetto solo in quella data;
- che il Consiglio Comunale all’unanimità nella seduta del 12 dicembre 2010 approvava un ordine del giorno con cui si contestava la localizzazione dell’impianto a Canneto Dentro, ribadendo le scelte già effettuate con l’approvazione del PRG ; (doc.2)
- che contestualmente si richiedeva la trasmissione di alcuni atti del procedimento non ancora trasmessi (verbale conferenza di servizi del 6 dicembre 2010) nonché si riservava la presentazione di ulteriori ed approfondite osservazioni all’esito dell’acquisizione della documentazione; (doc. 2)
- che copia dell’ordine del giorno veniva inviata dal Presidente del Consiglio Comunale al Commissario Delegato con la richiesta del verbale del 6 dicembre 2010; (doc. 3)
- che anche il Difensore Civico chiedeva copia della documentazione al Commissario Delegato; (doc. 4)
- che in data 20 dicembre 2010 si teneva una conferenza dei capigruppo durante la quale si acquisivano le osservazioni rese da alcuni cittadini; (doc. 5)
- che in particolare pervenivano delle osservazioni rese da:
1. Petizione Popolare a firma di circa 350 abitanti con cui si lamentava, anche sotto il profilo della Valutazione di Incidenza Ambientale, la scelta della localizzazione dell’impianto tenuto conto della adiacente zona turistica residenziale, della vicinanza delle case poste ad una distanza inferiore a quella prevista dalla legge e dalle linee guida nonché della particolare conformazione dei luoghi che potrebbe moltiplicare le emissione odorose. (doc. 6)
2. Edilcisa s.r.l., con cui si lamentano pregiudizi all’attività economica esercitata; (doc. 7)
3. n. 7 consiglieri comunali, con cui si evidenziava che la scelta di Canneto Dentro danneggia
a) gli artigiani ed i loro dipendenti
b) i residenti di Pirrera, Serra e Canneto;
c) i turisti e gli operatori turistici di Canneto
I consiglieri inoltre contestavano, tra l’altro, gli impedimenti alla localizzazione dell’impianto nel luogo indicato nel PRG e dissentivano dalla scelte effettuate poiché incompetente istituzionalmente. (doc. 8);
4. n. 4 consiglieri, inoltre, integravano le osservazioni cui al punto 3 contestavano il mancato coinvolgimento del Consiglio Comunale nonché “le eventuali affermazioni false in cui si allude ad un coinvolgimento specifico del Consiglio Comuanle per la localizzazione del depuratore …” (doc.9)
5. Osservazioni rese dal Presidente della Commissione LL.PP. con cui evidenziano numerose e rilevanti problematiche emerse dall’esame del progetto con particolare riferimento a:
a) Realizzazione stazione di sollevamento a Marina Lunga
b) Realizzazione stazione di sollevamento Canneto Unci;
c) Realizzazione stazione di sollevamento di Timpone Corvo;
d) Impianto depurazione (problematiche con l’adiacente realizzanda area artigianale nonché emissioni odorose negli abitati vicini stante la particolare conformazione dei luoghi) (doc. 10)
nonché espressa non condivisione in ordine al sito scelto ed iter seguito;
- che risulta essere stata presentata dall’Assessorato regionale dell’energia e dei Servizi di pubblica utilità nota n. 47643 con la quale si lamentano gravi lacune nella documentazione progettuale inviate nonché nell’iter del procedimento (doc. 11);
- che il Codacons Messina ha fatto pervenire una nota con cui si evidenziava
(a) l’incompetenza del Commissario in ordine alla realizzazione del depuratore atteso che lo stato di emergenza è stato dichiarato in relazione all’approvvigionamento idrico e non all’intero ciclo di gestione delle acque,
(b) la disapplicazione delle ordinanze della Presidenza del Consiglio con cui si deroga alle normative in materia di procedimento anche sotto il profilo ambientale per violazione della normativa comunitaria e delle convenzione internazionali, nonché per insussistenza dello stato di emergenza sotto il profilo della depurazione così come richiesto dalla Commissione Europea,
(c) il mancato rispetto della partecipazione dei cittadini e delle associazioni di categoria stante la mancata possibilità di partecipare alla conferenza di servizi nonché il diniego (al momento sostanziale) al diritto di accesso nei ristretti termini dettati unilateralmente dal Commissario per la presentazione di eventuali osservazioni,
(d) omessa pubblicità della realizzazione dell’opera e degli atti del procedimento sui siti web (prevista sia per legge sia per espressa scelta del Commissario) non solo con riferimento alla procedura di approvazione del progetto ma anche in ordine alla procedura di VIA e Valutazione di incidenza per i siti SIC e ZPS nonché omessa pubblicazione del progetto (e visione dello stesso) in relazione alla procedura di esproprio,
(e) problematiche in ordine alla scelta della localizzazione dell’impianto stante il mancato rispetto delle distanze previste dalla norme di settore,
(f) mancato approfondito studio degli effetti delle emissioni odorose con riferimento alla particolarità del sito nonché alla brezze di terra e di mare tipiche delle zone costiere,
(g) mancato approfondito esame della incidenza tra l’impianto di dissalazione ed il realizzando impianto di depurazione sotto il profilo non solo delle prese d’acqua e degli scarichi a mare ma anche con riferimento all’impatto sul territorio,
(h) realizzazione della pompa di sollevamento e del collettore a pochi metri dall’unica spiaggia di Lipari e studi sulle eventuali emissioni odorose delle stesse nonché sulla possibilità di scarico diretto a mare dei liquami;
(i) mancata approfondita valutazione dell’impatto idrogeologico in ordine allo sbancamento stante le recenti colate di fango che hanno interessato la frazione di Canneto (zona Culia) e già accertate dal Comune a seguito di sbancamenti di minore entità;
- che inoltre in sede di conferenza di servizi del 6 dicembre 2010 quasi tutte le Amministrazioni presenti esprimevano forti riserve stante la mancanza di elementi essenziali nel progetto nonché la ristrettezza dei tempi per la visione dello stesso;
- che il Commissario Delegato inviava una lettera ai Consiglieri Comunali con la quale, nel ribadire l’asserita legittimità del proprio operato nonché l’asserito coinvolgimento dei Consiglieri Comunali nella scelta della localizzazione dell’opera, concludeva ricordando che “ulteriori intralci alla realizzazione dell’opera potranno determinare gravi responsabilità, giacchè il Comune di Lipari risulta già in “procedura di infrazione comunitaria” perché privo di un sistema di depurazione alla vigente normativa”concludendo che: “ le eventuali conseguenze economiche saranno ripartite dalla Regione Siciliana nei confronti dei Comuni responsabili delle mancate realizzazione delle opere in questione.”
RITENUTO
- che tutte le osservazioni presentate sono condivise e meritevoli di essere attenzionate dai singoli organi competenti atteso che evidenziano serie e motivate problematiche in ordine alla realizzando opera
- che tali osservazioni sono riferite non solo alla procedura di approvazione del progetto ma anche alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale e di Valutazione di incidenza attualmente pendente presso l’Assessorato Regionale all’Ambiente, nonché con riferimento alla procedura di esproprio;
- che la scelta del luogo ove dovrà eseguirsi l’impianto, posta in difformità da quanto indicato nel PRG, non è giustificabile non solo per le osservazioni sovra riportate, ma anche poiché essa sembra trovare ragione solo in ordine a fattori economici;
- che invero la localizzazione cambiata dal Commissario Delegato provoca una modifca dell’assetto territoriale appena approvato nonché potrebbe comportare ingenti e rilevanti danni all’economia delle borgate di Serra, Pirrera e della frazione di Canneto, nonché di tutta l’isola atteso che a Canneto è presente l’unica grande spiaggia facilmente raggiungibile,
- che inoltre la scelta del luogo già indicato nel PRG è stata frutto di un adeguato confronto con le esigenze della cittadinanza e delle attività produttiva dell’isola (artigianali e turistiche) nonché di adeguati e motivati studi tecnici compiuti dai redattori del PRG la cui validità non è scalfita da quanto ritenuto dal Commissario Delegato nella propria relazione;
- che tale scelta era stata oggetto di discussione all’interno del Consiglio Comunale organo amministrativo rappresentativo della cittadinanza di Lipari;
- che dunque la diversa localizzazione dell’impianto viola la volontà popolare già espressa nonché ratificata dalla Regione Siciliana con l’approvazione del PRG;
- che appare doveroso ricordare che le manifestazioni di opinioni del Consiglio Comunale e le delibere che lo stesso adottare sono espressioni della democrazia nonché attuazione di diritti costituzionalmente garantiti che non possono essere in nessun caso essere considerati intralci;
- che inoltre la tutela degli interessi della comunità è superiore a qualsiasi asserite “conseguenze economiche” paventate dal Commissario Delegato;
- che dalla relazione descrittiva del progetto appare che la modifica del luogo indicato nel PRG è stata dettata esclusivamente da ragioni economiche;
- che, invero, gli interessi della cittadinanza non possono essere frustati da ragioni economiche che pur se consentono un risparmio nell’esecuzione dell’opera, tuttavia nel lungo periodo arrecano danni di gran lunga superiori al risparmio effettuato;
- che appare inoltre necessario rilevare che non è nota alcuna notifica al Comune di Lipari di “procedura di infrazione comunitaria” con riferimento all’impianto di depurazione come asserito dal Commissario Delegato;
- che ancora non si ravvisa alcuna giustificazione in ordine all’accelerazione del procedimento con riferimento alla realizzazione del depuratore;
- che l’urgenza deve essere rivolta semmai al rifacimento della rete fognaria la quale arreca gravi disagi ai cittadini e che manca in alcune zone dell’isola densamente abitate (Piano Conte, Acquacalda e Quattropani) e non è oggetto del progetto presentato;
- che già in passato sono stati effettuati degli errori nell’approvazioni degli impianti per non tener conto delle osservazioni svolte dalla cittadinanza e rilevatasi poi fondate (doc. 12);
- che non si vuole che i fondi assegnati per l’esecuzione delle opere siano destinati alla realizzazione di un impianto di depurazione in luoghi che vanno in contrasto con gli interessi della comunità;
- che è necessario realizzare l’impianto di depurazione e che ciò era stato già previsto nel PRG;
- che sotto la giustificazione dell’asserita emergenza non si possono imporre scelte non condivise che, in nome di un interesse della comunità, nei fatti si concretizzano in penalizzazione della stessa comunità;
- che, appare comunque opportuno evitare danni erariali dovuti ad una non corretta localizzazione dell’impianto alla luce delle osservazioni svolte;
- che inoltre tale scelta ha determinato viva preoccupazione e forte tensione nella popolazione interessata e che non si vuole che la mancata risposta o esame delle osservazioni possa divenire motivo di ulteriori e giustificate proteste che vedrebbero il Consiglio Comunale schierato con i propri cittadini;
Tanto premesso e ritenuto
DELIBERA
- di ritenere di essere stato arbitrariamente ed in difetto di ogni presupposto esautorato dalla realizzazione dell’impianto di depurazione nonché che lo stesso non è stato minimamente coinvolto e/o investito dal Commissario Delegato nel procedimento;
- di chiedere al Commissario Delegato copia del provvedimento con cui lo stesso è stato delegato, in sostituzione del Comune di Lipari, espressamente anche alla realizzazione dell’impianto di depurazione nell’isola di Lipari, agendo in sostituzione dei poteri riservati al Consiglio Comunale;
- di ribadire le conclusioni già svolte al Consiglio Comunale del 12 dicembre 2010 in relazione alla localizzazione dell’impianto;
- di fare proprie tutte le osservazioni presentate sovra esposte che si allegano al presente provvedimento per farne parte integrante condividendo sostanzialmente il contenuto e la fondatezza delle problematiche sollevate;
- di chiedere a tutti gli Enti interessati e coinvolti nel procedimento, ognuno per la propria competenza, di analizzare le osservazioni rese con richiesta di parere scritto in ordine alla fondatezza delle stesse nonché richiedendo che i medesimi pareri scritti siano inviati al Commissario Delegato;
- di chiedere inoltre la verifica della computabilità del depuratore con tutte le opere ivi esistenti, nonché con quelle programmate e progettate con particolare riferimento alla compatibilità con la realizzazione delle aree artigianali esistenti e programmate, con l’impianto di dissalazione, con le attivitò economiche, turistiche ed imprenditoriali esistente nelle immediate vicinanze dell’impianto, e la verifica della presenza di specie vegetali protette;
- di chiedere al Commissario Delegato la sospensione del procedimento di approvazione del progetto e della procedura di esproprio considerata anche la mancata pubblicità dello stesso più volte lamentata;
- di chiedere all’Assessorato del Territorio ed Ambiente la sospensione del procedimento di VIA e Valutazione di Incidenza con espressa richiesta di partecipazione di un rappresentante del Consiglio Comunale ad ogni eventuale conferenza di servizi che dovesse tenersi;
- di incaricare gli uffici comunali competenti alla trasmissione della presente delibera e degli allegati alle amministrazioni:
a) Ministro dell’Ambiente
b) Commissario Delegato per l’emergenza idrica delle Isole Eolie
c) Presidenza Regione Siciliana
d) Comando Regionale Militare Sud
e) Assessorato Regionale Territorio e Ambiente – Dipartimento Regionale Ambiente e Dipartimento dell’Urbanistica
f) Assessorato Regionale Energia – Dipartimento Acque e Rifiuti e Dipartimento Energia
g) Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana – Dipartimento Beni Culturali e Soprintendenza BB.CC. AA. Messina
h) Assessorato Regionale delle Infrastrutture – Dipartimento delle Infrastrutture
i) Commissario Delegato per l’emergenza bonfiche e tutela delle acque in Sicilia
j) ARPA Sicilia
k) Ufficio Genio Civile di Messina
l) Ispettorato Dipartimentale delle Foreste
m) Provincia Regionale di Messina
n) A.T.O. 3 Messina
o) Comune di Lipari – III Settore Urbanistica - IV Settore Idrico
p) Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco
q) Capitaneria di Porto di Milazzo
r) Direzione Generale dell’ASP Messina
s) Consorzio Artigiani Lipari
t) S.E.L. Lipari
u) Enel Produzione S.p.A.
v) Telecom Italia S.p.a.
w) Prefetto di Messina

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