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venerdì 27 maggio 2011

Nascite a rischi dopo tagli, proteste a Lipari. L'articolo sulla Gazzetta del sud di oggi

Nascite a rischio dopo tagli, proteste a Lipari  
Salvatore Sarpi
Lipari
Una cartolina dalle Eolie, raffigurante un vulcano nel cui incavo si trova un neonato, sarà spedita, si presume da centinaia e centinaia di eoliani, al Presidente della Repubblica, al ministro della Salute, al Presidente della Regione Sicilia e all' Assessore regionale alla Sanità. L'iniziativa è del comitato spontaneo "Voglio nascere a Lipari ma forse non potrò più farlo" presieduto da Saverio Merlino.
La cartolina prestampata riporta in modo chiaro ed evidente le perplessità e le preoccupazioni della popolazione eoliana per il ridimensionamento dell'ospedale di Lipari (l'unico dell'arcipelago) e perché da queste parti non si potrà più nascere se non in emergenza. «Vogliamo protestare – si legge nella cartolina – per il ridimensionamento dell'Ospedale di Lipari e soprattutto perché qui non si potrà più nascere. Lipari e le Eolie sono un'isola ed un arcipelago con millenni di civiltà e chiediamo che non venga tagliato il diritto a fare nascere i bambini in questa terra, Patrimonio dell'Umanità.
In questi ultimi anni le Eolie e le isole minori hanno assistito ad un forte ridimensionamento dei loro diritti di cittadinanza e persino di diritti vitali a cominciare dai trasporti e dai collegamenti.
Ma il diritto alla salute e a "nascere eoliani" non può essere negato in nome dell'economia. Per questo contestiamo al ministro della Salute, al Presidente della Regione Sicilia e all'Assessore Regionale alla Salute le scelte scellerate operate sulla pelle e sui sacrosanti diritti degli eoliani e chiediamo solidarietà nella protesta al Signor Presidente della Repubblica e anche a chi non è eoliano o non vive alle Eolie».
Un'altra battaglia dunque da parte degli eoliani che non vogliono perdere anche quest'altro legittimo diritto.

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