Annamaria Saltalamacchia ci segnala una nota di Giancarlo Baldanza pubblicata su Facebook nel gruppo " Voglio partorire a Lipari ma, forse, non potrò più farlo"
Non so se quanto sto per raccontarvi sia vero o falso, ma sentite questa storia. Alcuni anni fa andai a Siena, al Policlinico Le Scotte, per frequentare un master di medicina fisica e riabilitazione. Questo Ospedale si trova nella parte nuova della città, molto distante dalla parte storica di stile medioevale, con le sue famose contrade, piazze e relative tradizioni tipiche della vecchia Siena. Appartenere a una contrada era ed è un segno distintivo importante per ogni senese doc e la cosa lo coinvolge sin dalla sua nascita. Ma da quando è stato costruito il Policlinico nuovo, (Le Scotte), compreso il reparto di Ginecologia e Ostetricia, fuori dalle mure storiche della città antica, i senesi si ritrovarono davanti a un grave problema: nessuno dei propri futuri figli, nipoti e via dicendo poteva più essere dichiarato nato nella contrada di appartenenza. La cosa colpì trasversalmente tutte le contrade e, forse, caso raro nella storia di quella città, i senesi dovettero mettere da parte le storiche rivalità contradaiole e trovare tutti insieme una soluzione al problema. Dopo tante colorite discussioni, condite con la loro tipica passionalità, fu trovata e attuata la seguente soluzione: vista l'impossibilità di far nascere i futuri senesi ognuno nella propria contrada, il futuro neo Papa' deve collocare un vaso, contenente la terra della propria contrada, sotto il letto della futura neo Mamma, prima del parto. Solo così il neonato potrà vantare il diritto di essere nato e, quindi, di appartenere alla contrada dei suoi Genitori. Ripeto, non so se sia tutto vero o no, ma sono state molte le persone che a me e ai miei colleghi del tempo hanno raccontato questa storiella. Indipendentemente dal fatto che sia vero o no, forse questa è l'unica soluzione che rimane a noi eoliani per considerare i futuri nascituri come nati a Lipari: collocare sotto il letto della partoriente, ricoverata presso l'Ostetricia di Milazzo o di altro Ospedale della Provincia messinese, un vaso con la terra delle Eolie. Magra, magra, magrissima consolazione. Giancarlo Baldanza
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