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martedì 11 dicembre 2012

Federalberghi: L'IMU come uno tsunami sulle strutture alberghiere


L’IMU rappresenta una patrimoniale che, se applicata in modo indiscriminato, penalizza in modo spropositato le attività produttive caratterizzate da un’ampia superficie immobiliare, dichiara il presidente di Federalberghi Eolie e isole minori Sicilia. Occorre adottare dei correttivi a livello locale, fintantoché non si riuscirà ad ottenere una revisione del decreto legge.  Sin dai primi mesi dello scorso anno avevamo lanciato l’allarme sulla decisione presa dal governo e poi ratificata in marzo 2011 da Camera e Senato.
In occasione del pagamento della prima rata IMU, da molti comuni applicata con l’aliquota base (7,6 X 1000), molte strutture si erano già trovate in forti difficoltà non riuscendo a versare degli importi che, rispetto all’ICI, risultavano già rincarati del 66%. Adesso, che diversi comuni, com’era prevedibile, hanno provveduto ad aumentare le aliquote, portandole in alcuni casi anche al 10,6 per mille, gli importi sono schizzati fino a un + 131% rispetto all’ICI. Il tutto con valore retroattivo a valere sull’annualità 2012.
La recente protesta dei colleghi di Cefalù rappresenta la punta di un iceberg che rischia di congelare l’operatività di molte strutture alberghiere italiane. Alle Eolie, gli albergatori sono rimasti in consiglio comunale per due giorni subendo un aumento al 9,6 per mille e riuscendo ad ottenere una possibilità di revisione per il 2013. Troppo poco ribadisce Del Bono che aveva chiesto, già in quell’occasione, un’applicazione differenziata delle aliquote per diluire su una superficie più ampia l’effetto di tali aumenti.
Sin dalle prime bozze del decreto sul federalismo fiscale erano state previste delle aliquote dimezzate per le imprese i cui immobili risultavano strumentali allo svolgimento della propria attività, ricorda Del Bono. A questo punto – in attesa che a livello nazionale si riesca a ottenere una revisione dell’IMU - sono gli enti locali che possono e devono operare tale differenziazione, andando a correggere l’effetto esponenziale che si ottiene partendo da moltiplicatori di base già elevati e che per il 2013 sono destinati ad aumentare da 60 a 65.
L’assemblea generale convocata per domani, a Cefalù, dal presidente di Federalberghi Sicilia, Nico Torrisi, aperta per altro a tutti gli operatori del settore ricettivo, rappresenta ad oggi il momento di espressione massima del malessere che avvolge il settore. Si deciderà in merito “alle iniziative da assumere in ordine alla grave situazione economica che si viene a determinare anche a seguito dell’esponenziale aumento delle tasse e delle imposte locali”.
Federalberghi Isole Minori della Sicilia
Federalberghi Isole Eolie

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