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venerdì 9 agosto 2013

Morta di parto per Crocetta "e' femminicidio di Stato" e "riapre" punti nascita minori

Il caso della donna morta di parto in Sicilia e' "un femminicidio di Stato. Una morte che si poteva evitare, un femminicidio di cui siamo tutti vittime, causata da un azione del governo centrale con i tagli imposti alla Sanita'". E' la dura accusa del presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta. Proprio in queste ore, al "Basilotta" di Nicosia, e' in corso l'ispezione congiunta del ministero della Salute e della Regione. Insieme all'assessore alla Salute Lucia Borsellino, Crocetta ha confermato di avere definito un decreto che finanzia le strutture con punti nascita minori e disposto che subito siano interrotte le procedure di chiusura di alcuni punti nascita minori che registrano meno di 500 parti l'anno.   Le aziende sanitarie siciliane? "Un sistema corrotto dove abbondano gli sprechi. Li abbiamo denunciati. Non sara' piu' consentito", ha detto Crocetta che ha spiegato come i manager della sanita' debbano "adeguarsi" a questo nuovo corso e che "non sara' piu' loro consentito di pronunciarsi sugli aspetti politici e programmatici che spettano esclusivamente a governo e Parlamento". (AGI) .

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