Gent.ma lettrice
Nel dispiacermi della piccola
disavventura a cui Ella ha dovuto assistere, Le confermo che, alla
ricezione della sua telefonata alla Sala Operativa di questo Comando,
sono immediatamente scattate le procedure per verificare l’eventuale
rotta eccessivamente ravvicinata alla costa da parte di unità navali
dotate di AIS; inoltre, sono stati contattati tutti i responsabili
delle diverse società di navigazione che effettuano servizio di
linea, al fine di sensibilizzare i Comandi di bordo delle proprie
unità navali, ad eseguire rotte quanto più possibile lontane dalle
spiagge frequentate da bagnanti.
Dalla Sua segnalazione, infatti, non
sono state più ricevute, per il tratto di spiaggia in questione,
segnalazioni ovvero lamentele circa ulteriori analoghi episodi;
quindi, Le confermo che la sua comunicazione (come tutte quelle che
ci pervengono e perverranno) ha fattivamente contribuito a migliorare
la sicurezza e la tranquilla fruizione delle nostre coste.
Tuttavia, non posso esimermi dal
precisare che, come Ella stessa immaginerà, all’interno di quelle
barche ormeggiate presso i pontili galleggianti ovvero alla fonda, a
prescindere dal loro costo, sono presenti e trascorrono a bordo le
loro vacanze i proprietari/ospiti (tra cui certamente anche bambini)
che, a causa delle forti onde provocate dai mezzi in ingresso/uscita
dal porto, potrebbero subire (come hanno subito negli scorsi anni)
anche lesioni personali di una certa rilevanza.
Pertanto, nel precisare che tali
persone meritano altrettanta tutela di quella di tutti gli altri
bagnanti e vacanzieri, vorrei ricordare e tranquillizzare tutti i
lettori che ogni unità navale (come anche i pontili di ormeggio)
sono, per legge, coperti da apposita polizza assicurativa che
risarcisce ogni eventuale danno allo scafo. Le assicuro, quindi, che
per un Corpo come la Guardia Costiera, la cui missione principale è
la tutela e la salvaguardia della vita umana in mare, le valutazioni
di carattere economico-commerciale non vengono e non verranno mai
anteposte alla pubblica e privata incolumità.
IL COMANDANTE
T.V. COSIMO BONACCORSO
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