Ciò
che mi ha più sconcertato nelle reazioni all’ordinanza sul vestire
con decoro e decenza per le strade del centro di Lipari è stata la
povertà di visione circa le motivazioni. Praticamente tutte a senso
unico e con parole più o meno esplicite tutte puntate e giudicare
parruccona l’amministrazione, affetta da moralismo anni 50 o 60 e
via di questo passo. Nessuno che invece abbia riflettuto che ciò che
si chiede al turista (sperando che l’indigeno lo possegga) è il
rispetto per la realtà di Lipari. Lipari non è il retroterra di una
spiaggia come lo sono tante cittadine dell’Adriatico o del Tirreno.
Lipari è una città ricca di storia e di tradizioni. Si spera che
chi venga a Lipari non lo faccia solo per il suo mare e le sue
spiagge (poche per la verità) ma innanzitutto per la sua cultura, i
suoi monumenti, il suo museo, il suo castello ecc. ecc. Tutti luoghi
in cui non l’ordinanza ma la legge impone il decoro. Il Sindaco si
è limitato a ricordare questo dopo che erano giunte segnalazioni che
gente in costume e bikini giravano per il Castello entrando in
Cattedrale magari solo per accedere al Chiostro normanno.
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