''Toremar e' ceduta alla Regione Toscana dal primo gennaio 2010. I debiti di Tirrenia nei confronti di Toremar sono iscritti a bilancio e il capitolato prevedera' che l'acquirente dovra' onorare tali debiti. Ogni attivita' e passivita' e' trasferita con la societa'. Nessuna previsione di garanzia dello stato''.
Lo ha detto l'assessore ai trasporti ed infrastrutture della Regione Toscana Riccardo Conti, nella comunicazione fatta in giunta relativamente alle vicende Toremar.
Il 15 ottobre scorso, infatti, i Ministri dei Trasporti e dell'Economia hanno richiesto al presidente Martini un pronunciamento definitivo sul percorso dell'azienda riassumibile in due sole possibili scelte: cessione della societa' alla Regione che dovra' curare, in autonomia, il processo di privatizzazione ed affidamento dei servizi sussidiati per la continuita' territoriale ovvero privatizzazione di Toremar da parte del governo in un unico pacchetto con Tirrenia.
Intanto,il presidente della Giunta regionale della Campania Antonio Bassolino ha inviato una lettera ai ministri dell’Economia e Finanze Giulio Tremonti e delle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli con la quale ribadisce l’intenzione della Regione di rilevare la societa’ Caremar del gruppo Tirrenia per sostenere i collegamenti regionali gia’ da questa assicurati, puntare all’efficienza del servizio e dei costi, salvaguardare i livelli occupazionali. “Confermo l’intendimento della Regione Campania di acquisire a titolo gratuito la societa’ Caremar entro il 31 dicembre 2009 - scrive Bassolino - con l’impegno ad operare la successiva cessione gratuita alla Regione Lazio del ramo d’azienda relativo ai collegamenti marittimi del settore pontino. Come concordato, la Regione Campania avviera’ successivamente il processo di privatizzazione attraverso la costituzione di una societa’ mista pubblico-privata con la scelta di un socio privato e contestuale affidamento del servizio, da ricercare mediante gara unica ad evidenza pubblica europea”. Lo Stato, ricorda il presidente della Giunta, dovra’ trasferire alla Regione Campania “per l’intera durata della convenzione la quota di rispettiva spettanza delle risorse finanziarie stanziate quale contributo di servizio pubblico, oltre a maggiori risorse da destinare all’ammodernamento della flotta, ammortizzatori sociali per gli eventuali esuberi di personale, nonche’ la neutralizzazione ed il rimborso dell’Iva - esclusi i connessi interessi comunitari - derivanti dalle convenzioni di servizio pubblico”. “Non puo’ sfuggire l’impegno economico ed istituzionale che questa operazione costituisce per la nostra Regione - si legge ancora nella lettera - perche’ non solo dovremo ottemperare alla cessione del ramo d’azienda, ma ci stiamo assumendo l’onere di integrare le risorse necessarie per far fronte alla criticita’ del settore del cabotaggio marittimo, utilizzando quota parte dei fondi Fas”. In questo modo saranno assicurati i servizi di collegamento marittimi tra Napoli e le isole del golfo “in una Regione in cui la tutela dell’occupazione e del lavoro sono un bene primario di grande importanza”. A meta’ novembre dovrebbe essere firmato l’accordo di programma tra Ministeri, Tirrenia e Regioni Campania e Lazio entro la meta’ di novembre, e, annota Bassolino, “resta indispensabile l’approvazione immediata di una norma statale coerente con gli strumenti ed obiettivi concordati”. L’auspicio e’ che prosegua la collaborazione tra istituzioni