(Aldo Natoli) Ho letto l’articolo scritto da Luca Chiofalo, che con molta integrità morale ci racconta l’odissea vissuta per una presunta proposta per ricoprire la carica di assessore al Comune di Lipari e della sua disillusione su quanto accaduto. Naturalmente il giovane Luca non fa alcuna menzione degli amici di merende che lo hanno avvicinato. Ma il suo racconto ci introduce in un mondo dove la gestione amministrativa e politica del Paese, viene gestita con giri di “compari” e “comparati”. Se questo è il metodo attuato per ricercare le persone a cui affidare il destino delle nostre isole e della nostra economia, non possiamo che essere seriamente preoccupati.
La nomina di un Assessore deve senz’altro essere sostenuta e condivisa dalla parte politica che rappresenta. E’ sempre stato così. Ma l’indicazione deve ricadere su una persona che abbia specifiche competenze, meglio ancora se accompagnate da esperienza, nel campo cui viene delegato. Coinvolgere un giovane con delle promesse soltanto per soffocare la sua voce è sicuramente un’operazione negativa per Luca ma anche per tutti i giovani che si vogliono avvicinare alla politica e che ritengono di poter essere utili alla comunità. Se questo è il modo di operare per la scelta di un Assessore certamente non siamo all’alba di una rinnovata cultura, ma al tramonto. Il Consigliere Comunale geometra Adolfo Sabatini ha rivolto un’interrogazione urgente al Sindaco del Comune per conoscere lo stato in cui si trova l’iter di approvazione del Piano Regolatore del Comune di Lipari. Mi permetto suggerire al Consigliere Sabatini di rivolgere al Primo Cittadino un’altra domanda: a che cosa serve un Piano Regolatore obsoleto? E’ fin troppo ovvio che lo strumento di pianificazione urbanistica redatto nel lontano non possa più essere rispondente alle reali esigenze di crescita e sviluppo delle popolazioni locali. A parte il fatto che i Piani Regolatori sono stati sostituiti.