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sabato 24 ottobre 2009

"Nebrodi ed Eolie, due territori uniti dalla biodiversità"...?

(Christian Del Bono) Non volendo entrare nel merito dei fattori che accomunano le Eolie e il Parco dei Nebrodi sotto il profilo della biodiversità, nel leggere il programma del convegno organizzato dai “Combattenti e reduci di Ucria” - intitolato “Nebrodi ed Eolie, due territori uniti dalla biodiversità” – non è facile esimersi dal fare un paio osservazioni. Il Commissario Straordinario dell’Ente Parco, Antonino Ferro ci spiega che “è necessario partire dal territorio per rivalutare la sua biodiversità attraverso la conoscenza del turismo enogastronomico locale, valorizzare la cultura ambientale, paesaggistica e archeologica del Parco dei Nebrodi e delle Eolie in un binomio imprescindibile". Nella sua forma, l’affermazione del Commissario, ci colpisce sicuramente per l’ineluttabilità con la quale ci viene proposta, nella sostanza, il suo contenuto ci fornisce lo spunto per fare una riflessione: ma chi opera le scelte di marketing strategico per la destinazione turistica Isole Eolie? Chi decide se effettuare operazioni di co-marketing con un territorio piuttosto che con un altro? Chi decide se posizionarsi quale meta per il turismo culturale o naturalistico o enogastronomico o termale ecc. o come punto di passaggio per navi da crociera e barconi che partono dalla costa calabra o proprio dai paesi limitrofi o facenti parte dello stesso Parco dei Nebrodi?
Come già evidenziato in passato, questi ed altri quesiti ancora più tecnici e vitali per lo sviluppo dei nostri territori, dovrebbero far parte di un tavolo tecnico che abbia come obiettivo quello di avviare il percorso che possa portarci alla definizione e all’adozione di un piano di sviluppo turistico per le nostre isole. Un “piano industriale” come lo definisce Marco Saltalamacchia. Una cornice all’interno della quale andare a disegnare il futuro delle nostre isole. Diversamente continueremo a brancolare nel buio, addossandoci a vicenda le colpe per l’assenza di una vision condivisa, per la mancanza di obbiettivi chiari e sostenibili e per l’incapacità di individuare e realizzare interventi in grado di migliorare la nostra offerta turistica locale.
Christian Del Bono
Notizia a cura di Ginostra Reporter