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sabato 24 ottobre 2009

Luca Chiofalo e "Il mercimonio da evitare"

Riceviamo da Luca Chiofalo e pubblichiamo:
Visto l'autosputtanamento pubblico dell'ex amico Giuseppe (qualcuno poteva non aver capito), mi preme riaffermare dei principi che sembrano non essere più patrimonio culturale di questa comunità.
Il "nostro", comincia attribuendomi uscite deliranti e confuse che non mi pare ci siano state e continua parlando di assessorati contesi o perduti che ad una attenta analisi sono, alla luce dei fatti, sua esclusiva e velleitaria ambizione. Il delirio che mi attribuisce altro non è che la ferma convinzione che per l'azione politica sia necessario il progetto.
Giuseppe, uomo valente e grande lavoratore, ultimamente ha consentito si svilisse il senso dell'espressione "progetto politico"( forse non ne capisce appieno il senso), facendosi convincere da un manipolo di "furbi" a barattare l'interesse del gruppo con qualcosa che interessa solo a lui. Queste operazioni, mi permetto di fargli notare, non guardano e non vanno lontano.
Giuseppe usa toni fuoriluogo, ma non farò altrettanto perchè ne capisco l'imbarazzo e la difficoltà; capisco che dover cedere all'implicito ricatto della necessità non è cosa piacevole e capisco, soprattutto, che tradire un amico deve essergli costato davvero tanto.
Detto questo, insisto nel ritenere che un gruppo di giovani che si affaccia alla politica deve possedere la freschezza ideale e la forza morale per evitare di scivolare sul "modus operandi" di chi ne fa esclusivamente una questione di affari. La politica è arte nobilissima e passione travolgente; è affermazione di principi e di cultura e la proposta nuova che un gruppo di giovani intende avanzare, non può piegarsi alle "basse" contingenze. Non possiamo, soprattutto noi, idealmente e materialmente, ridurre qualsiasi aspetto dell'attività umana a mercimonio; non sono così ingenuo da pensare che la politica non sia difesa di interessi, ma mi credo savio quando sostengo che non è edificante sacrificare ogni cosa sull'altare del potere e dell'avidità. Al mondo c'è spazio per tutti e questa è la dimensione nella quale io mi muovo e voglio continuare a muovermi, convinto che la lealtà e comportamenti retti contribuiscano alla felicità più di qualsiasi "posto" o conquista materiale.
Per ciò che concerne la mia supposta "arroganza" intellettuale, questa è solo il prodotto di un'idea forte e di un progetto di vita che non permetto a nessuno di condizionare in negativo e il bagaglio culturale che Giuseppe addita come un limite, voglio spiegargli, serve a consolidare la spinta ideale e a riempire di contenuto l'impegno materiale.
Concludo constatando, amareggiato, che abbiamo perso per strada una persona cara(suo malgrado credo), ma riaffermo con forza che l'idea che "tutto ha mosso" non muore; anzi, l'impegno che profonderò per il mio paese sarà se possibile maggiore, convinto come sono che per il riscatto e l'affrancamento della nostra comunità, a parte Giuseppe, ci siano tante persone disposte a farsi coinvolgere...
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO