Se per Tirrenia si prospetterà l'ipotesi di uno 'spezzatino', fallita la privatizzazione, la Uiltrasporti sosterrà qualsiasi azione di lotta per contrastarlo. Lo garantisce il segretario generale Giuseppe Caronia, secondo cui "da alcune indiscrezioni, non ancora confermate, sembrerebbe che Fintecna stia predisponendo l'invio dei libri in tribunale per ricorrere all'amministrazione straordinaria prevista dalla legge Marzano, che inevitabilmente porterebbe al famigerato spezzatino del gruppo Tirrenia".
"Se questa malaugurata evenienza fosse confermata - aggiunge Caronia in una nota - la Uiltrasporti si renderà disponibile a sostenere qualunque azione di lotta che i lavoratori dovessero decidere per impedirne l'attuazione. Le nostre strutture territoriali e regionali sono state pertanto già allertate e - conclude - su richiesta di ogni singola unità potranno procedere alla formalizzazione di ogni azione di sciopero che fosse decisa dagli equipaggi o dagli uffici e alla quale potranno dare opportuna copertura sindacale".
''Il governo nazionale deve farsi carico di questa situazione ed assumersi tutte le responsabilita' per portare a conclusione il processo di privatizzazione, con decisioni che garantiscano i livelli occupazionali. Piu' volte e a piu' riprese abbiamo chiesto l'intervento di Palazzo Chigi, oggi, alla luce dei fatti, si pone con massima urgenza. E' necessaria la convocazione immediata delle organizzazioni sindacali al fine di trovare una rapida soluzione''. Cosi' Amedeo Benigno e Franco Lo Bocchiaro, rispettivamente segretario generale Fit Cisl Sicilia e segretario Fit Cisl marittimi Sicilia, commentano la decisione di Fintecna, che ha dichiarato chiusa senza esito la gara, respingendo cosi' l'offerta di Mediterranea Holding per l'acquisizione di Tirrenia e la controllata Siremar.
''Questa decisione apre scenari a dir poco preoccupanti per i lavoratori - proseguono i sindacalisti - e le motivazioni date sono, a nostro avviso, molto superficiali, considerata la complessita' dell'operazione. L'impressione e' che la gara si sia volutamente chiusa con un nulla di fatto. La nostra posizione in merito non cambia - continuano i due leader sindacali - bisogna definire l'operazione con il potenziale acquirente e successivamente aprire il tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali''.
Lo Bocchiaro aggiunge che ''non ci sono piu' ormai i margini di tempo per rimettere in discussione le modalita' per una nuova gara, la scadenza del 30 settembre e' ormai imminente". ''Ci auguriamo - concludono i sindacalisti - che Fintecna riveda la propria decisione, perche' come paventato da piu' parti si andrebbe alla frantumazione della flotta, con la conseguente perdita di posti di lavoro tutti nelle regioni meridionali ed in Sicilia".
Siamo ancora fiduciosi e pronti a firmare". Salvatore Lauro, presidente di Mediterranea Holding, reagisce con queste parole, alla decisione di Fintecna di revocare la gara per la privatizzazione di Tirrenia. "Siamo rimasti molto sopresi. Non c'era un termine essenziale fissato per il 4 agosto e la richiesta che abbiamo fatto (qualche giorno per firmare il contratto, ndr) era plausibile", spiega. Questo, tenuto conto che "abbiamo ricevuto la bozza di contratto ieri mattina e un soggetto istituzionale come la Regione Sicilia ha bisogno del tempo tecnico necessario a valutarlo".