Ha rischiato davvero grosso la coppia di turisti mantovani avventuratisi ieri mattino di buon'ora in una escursione nell'area delle ex cave di pomice di Lipari.
I due, G.Z. (65 anni) e R.B. (60 anni), dopo aver iniziato la loro escursione da un sentiero sul Monte Pilato a Lami, si sono avventurati in una zona abbastanza impervia, abbandonata ormai da diversi anni, e dove la pioggia ha scavato ampi canaloni impossibili da attraversare. Ad un certo punto i due mantovani si sono trovati “prigionieri” su un modesto terrapieno pomicifero davanti al quale uno strapiombo non gli consentiva di andare avanti. Impossibile anche tornare indietro perchè il terreno pomicifero franava ad ogni loro tentativo. Per loro fortuna la zona, impervia ed abbandonata, era perfettamente raggiunta dal segnale telefonico e hanno potuto chiedere l'intervento dei soccorsim attraverso la sala operativa dei vigili del fuoco.
Sul posto, supportati dai carabinieri e dall'ambulanza del 118, sono giunti i pompieri del distaccamento di Lipari. La squadra di terra ( Caposquadra Caruso, vigili Cataliotti, Abbondanza, Sottile e Ferrara) ha passato a setaccio quella parte della montagna, avvalendosi dell'apporto dei componenti l'unità anfibia ( Siracusa e Romano) che dal mare, con un binocolo, hanno controllato l'area alla ricerca dei due.
Dopo oltre un'ora di febbrile ricerca, la squadra dei pompieri è riuscita ad individuarli. Il recupero non è stato dei più facili, sia per l'impervietà dei luoghi sia perchè bisognava raggiungerli e poi trasferirli in una zona più sicura. Attraverso una serie di corde è stata realizzata una specie di “teleferica” attraverso la quale, con il supporto dei pompieri, i due mantovani sono stati fatti transitare sino al costone più sicuro.
Visibilmente stanchi, assetati e provati dall'esperienza, dopo essere stati dissetati, sono stati accompagnati attraverso un percorso che gli ha permesso di raggiungere incolumi la strada di Porticello.