Erano accusati di detenzione ai fini spaccio di marijuana ma dopo l’udienza di convalida degli arresti sono stati rimessi in libertà dal Gip del Tribunale di Barcellona, Anna Adamo. Si tratta della venticinquenne Valeria Vitetta, impiegata, di Reggio Calabria, per la quale il Gip non ha ritenuto vi fossero gravi indizi di colpevolezza e di Giuseppe Naimo, trentacinquenne palermitano, banconista residente a Messina, per il quale, però, è stato disposto l’obbligo di non dimorare nelle Eolie.
La donna è stata difesa dagli avvocati Filippo Barbera e Domenico Siracusa mentre l’amico è stato anche assistito dal legale David Bongiovanni.
I due erano stati arrestati lo scorso 26 luglio a Rinella dai carabinieri della Stazione di Santa Marina Salina, in flagranza di reato. I militari dell’arma durante una perquisizione della camera occupata dalla coppia in una struttura ricettiva della frazione di Leni, rinvenivano e sequestravano due sacchetti di nylon contenenti rispettivamente 53 e 12 grammi di marijuana e 2 mila 150 euro in contanti, somma ritenuta di provento illecito.
Il giorno dopo, su disposizione del pm Michele Martorelli era stata applicata per entrambi la misura preventiva degli arresti domiciliari presso lo stesso albergo di Rinella fino all’udienza di ieri. Il gip ha ritenuto verosimili le dichiarazioni della donna sulla presenza in camera della somma di denaro in contanti, motivata dalla necessità di pagare la vacanza proprio con quei soldi. Nei confronti di Naimo si è invece ritenuto che vi siano gravi indizi ai fini dello spaccio.