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martedì 18 gennaio 2011

Porto. Le riflessioni di Sabatini

Riceviamo e pubblichiamo:
Una Permuta. Nient’altro che una permuta.
Questo è il reale accordo tra il Comune di Lipari e la Società Condotte D’Acqua, che attraverso la Lipari Porti intendono realizzare alcune opere a mare che da Marina Corta si sviluppano fino a Porto Pignataro.
Il Comune di Lipari in cambio di alcuni moli necessari alla portualità dell’isola, concede alla Società Condotte D’Acqua la possibilità di realizzare in uno smisurato pezzo di territorio, strutture (piscine, centri benessere, posti barca, alloggi, etcc.) che potranno ovviamente essere venduti o dati in affitto, a seconda della intenzioni della Condotte D’Acqua.-
Quello che stride è che, come in tutte le permute, il proprietario dell’area (in questo caso il Comune di Lipari) cerca di avere il massimo profitto, attenere in cambio adeguate opere e di effettivo bisogno.-
Alcuni poi che stanno intervenendo al pubblico e democratico dibattito, asseriscono e scrivono che NON SI VOGLIONO I PORTI.
A coloro che si stanno dando da fare per dimostrare che chi non è d’accordo con il Sindaco di Lipari è incompetente, limitato e lento a capire, vorrei fare notare che mi risulta che quando hanno avuto necessità di intervenire per ristrutturare o costruire un loro fabbricato, si sono adoperati per sceglie un’impresa che facesse loro un buon prezzo, degli ottimi lavori e che i pagamenti potessero essere fatti a “babbo morto”.-
Giustamente avete difeso i Vostri interessi.-
Siete certi che l’accordo che il Sindaco ed il Consiglio Comunale di Lipari hanno sottoscritto è stato esaminato e vagliato bene?
Siete certi che quanto la Condotte D’Acqua darà in permuta è adeguato e proporzionato al “BUSINESS” che di conseguenza la Società metterà in atto?
E’ sulle opere di esclusiva PROPRIETA’ e/o DISPONIBILITA’ della Condotte D’Acqua qualcuno ne sa qualcosa?
Pongo al lettore una domanda: se una Società intende spendere 130 milioni di euro per realizzare un mega ambito portuale, è giusto sapere preventivamente quale è la cifra prevista per la realizzazione dei moli da cedere al Comune di Lipari e quale è la cifra per realizzare le opere di proprietà e/o disponibilità della Condotte D’Acqua?
E se su 130 milioni di euro, ad esempio solo 30 sono spesi in favore dei moli e 100 per le altre opere, si ritiene una “permuta” congrua e nell’interesse del Comune di Lipari e degli Eoliani?
Affrontiamoci su questo non sulla necessità dei porti perchè da sempre sappiamo che le Eolie hanno bisogno di porti, e da sempre sappiamo chi negli ultimi 30 cerca di portare in “porto” i suoi progetti.-
Adolfo Sabatini

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