A Lipari un'esposizione dedicata al cinema e ai film celebri ambientati alle Eolie. Tanti scatti tratti dalle pellicole più famose per celebrare lo splendido panorama naturale delle isole siciliane
Il cinema si è fermato a Lipari, per la prima volta, nel 1946. Cinema, si fa per dire: le prime pellicole girate sull'isola furono infatti documentari di pesca sottomarina, girati dal principe Francesco Alliata di Villafranca. Tanto bastò per far conoscere al mondo le Eolie e per far sì che altri (veri, grandi) registi se ne innamorassero. A loro, e a chi attraverso il loro cinema ha scoperto la magia aspra e suadente delle Eolie, è dedicato il Museo del cinema e della civiltà del bello, presso il Castello di Lipari presso la chiesa dell'Immacolata di Lipari.
In esposizione, scatti da film celebri ambientati sulle isole. A partire da Stromboli, di Rossellini, sbarcato sull'arcipelago su indicazione dello stesso Alliata. Il primo gossip del secondo dopoguerra colpì lì, nel meridione italiano, puntuale come un orologio svizzero: in fondo, set più bollente e sensuale di quell'isola non c'era. Tra rocce e mare il regista italiano scaricò infatti Anna Magnani per Ingrid Bergman, sua nuova musa e amante. La scaricata si rifece diventando musa di un altro film (stessa trama, altro titolo, Vulcano) sull'isola accanto. Seguirono pedinamenti, litigi, ansie, due flop in sala e un bambino: figlio della Rossellini, nacque il giorno della prima del film della Magnani.
Dopo Rossellini, fu Michelangelo Antonioni a imbarcarsi per le Eolie, dove girò, inerpicandosi con le cineprese lungo binari incerti, sugli scogli dell'isolotto di Lisca Bianca di Panarea, alcune scene de “L'Avventura”. Furono sei mesi di riprese assolate e tempestose, data quella certa qual competizione che scattò presto tra le protagonista Lea Massari e Monica Vitti. Immaginatele. O andate a rivedervi il film. Le colline di pomice di Lipari furono poi lo sfondo, bianco abbagliante, dell'ultimo episodio di “Kaos”, dei fratelli Taviani. Mentre è tra Procida e Salina, due isole per crearne una, che si svolgono le riprese de Il postino, con Massimo Troisi. Nello stesso anno, il '94, anche Nanni Moretti fugge dalla frenesia romana per l'episodio Isole di Caro Diario, a bordo di un'Ape e senza trovar quiete. L'ultima volta di Lipari? Nel 2010, quando è stata set di Edda Ciano e il comunista, fiction Rai con Alessandro Preziosi e Stefania Rocca.
La mostra è dunque un bell'inno ai panorami naturali che qualche obiettivo illuminato ha saputo cogliere ed esaltare. Ma chissà che un giorno non diventi un museo permanente, ci si chiede e si spera, confidando che l'italico spirito di conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale cambi. Giacché, se dobbiamo temere per i set di Cinecittà, Mecca un tempo indiscussa del nostro cinema e oggi a rischio, trascurata da anni e sottoutilizzata, c'è poca speranza perché altri luoghi di cinema, soprattutto se defilati e periferici, possano vedere la luce e alla luce rimanere.
Erika Riggi
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