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martedì 7 agosto 2012

IL PUNTO: Eolie Turismo: cultura e natura


Scrive la giornalista Patrizia Sessa dell’ANSA da Stromboli: “Difficile resistere al fascino delle Eolie: al silenzio pressoché totale nel quale sono immerse alcune isole, al mare cristallino, alle stradine assolate e, di sera, illuminate solo dalla luna, o ai panorami mozzafiato come il vulcano Stromboli che sbuffa. Eppure la crisi é arrivata anche qui. E se i turisti stranieri hanno "salvato" un po' la situazione, la flessione di presenze c'é stata.”.
Circa un mese fa scrivevamo in questa rubrica: “abbiamo partecipato all’inaugurazione della retrospettiva emozionale “I colori della memoria”. Le Eolie sono (anche) Cultura. La scelta degli artisti: Gianni Conti, Erina De Pasquale, Ruccio Carbone e Sergio Bongini e soprattutto, il luogo, l’ex carcere merita da parte degli eoliani una visita e la consapevolezza che la cultura, “fa” turismo, ancor più quando è prodotta da noi. Troppo spesso ci dimentichiamo che il turismo non è soltanto sole e mare, ma nelle Eolie, si fonde con la natura e la cultura, soltanto attraverso la natura e la cultura abbiamo la possibilità di allungare la stagione e di venderla ai paesi del nord Europa.”
Siamo stati facili profeti. Negli ultimi dieci giorni le Isole Eolie hanno trovato tre grandi articoli promozionali su quotidiani a tiratura nazionale, mi riferisco al “Corriere della Sera” del 28 luglio, “Malaparte, il cane sciolto: fascista sgradito al regime” a firma di Gian Antonio Stella e un articolo sulle escursioni vulcaniche sullo Stromboli e Vulcano e sul “La Stampa” del 1 agosto 2012, “Quando il Cinema sbarcò alle Eolie” un reportage a firma di Marcello Sorgi.
Due eventi culturali diversi, la presentazione del volume dello storico eoliano Pino La Greca e l’inaugurazione del museo del cinema e della civiltà del bello, che sono riusciti a fare promozione turistica per le nostre isole a “costo zero” per la nostra comunità.
Il turismo naturalistico ed il turismo culturale devono tornare ad essere i nostri motori dello sviluppo economico, dobbiamo recuperare questa quota fondamentale per le nostre isole e lo dobbiamo fare attraverso una serie di azioni mirate che ci consentano di ritornare ad essere luogo di “produzione” della cultura e luogo di “godimento” delle bellezze naturali.
Per un decennio abbiamo inseguito delle chimere (l’aeroporto, il megaporto), convinti che i turisti dovevano arrivare “a milioni” (per metterli dove?) puntando sulla quantità, sulla massa, mentre perdevamo progressivamente le nostre migliori caratteristiche, il turismo di qualità, il turismo che negli anni settanta/ottanta arrivava all’inizio della primavera con i gruppi di escursionisti stranieri.
Bisogna ritornare alle origini: il turismo è arrivato nelle nostre isole attraverso le bellezze naturali uniche ed incomparabili ed il veicolo per “raggiungere” il resto del mondo è stato il cinema, la cultura.
Pensiamo che l’Amministrazione debba lavorare, sin dal prossimo mese di ottobre, a stretto contatto con il Centro Studi, il Parco Archeologico Eoliano, le associazioni culturali, le associazioni di categoria presenti sul territorio per programmare una serie di eventi che siano in grado di calamitare le attenzioni del turismo culturale sulle nostre isole, dalla storia all’archeologia, dall’arte moderna all’arte preistorica.
Fondamentale passaggio, a nostro parere, la concretizzazione del Piano di Gestione del sito Unesco; un messaggio chiaro e semplice da inviare a chi guarda con attenzione alle nostre isole: Le Eolie vogliono tutelare il loro patrimonio naturale e culturale per consentire a tutti di poterlo visitare, goderne, apprezzarlo in tutti i suoi aspetti, da aprile a novembre.
Il Piano di Gestione deve diventare il nostro biglietto da visita per intercettare i finanziamenti comunitari, per la realizzazione delle strutture di attrazione del turismo verso le Eolie: dal Parco Archeologico al Parco Letterario, al Parco Geo-minerario della Pomice al Museo del Cinema, dal Parco Nazionale all’area Marina Protetta.
Attraverso il Piano di Gestione dobbiamo interloquire con il Governo Nazionale e Regionale e “ricontrattare” tutti i servizi essenziali per le nostre isole, dalle strutture sanitarie ai collegamenti marittimi, chiarendo e puntualizzando che investire sulle Isole Eolie è investire sul turismo della Regione Siciliana e non una operazione in perdita.

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