Caro Direttore,
oggi sull’aliscafo
Milazzo - Lipari ho viaggiato insieme ad un caro amico , e , come spesso capita
in questo periodo di elezioni , ci siamo messi a parlare di votazioni.
Ci siamo soffermati
sulle candidature motivandone le scelte . La mia posizione è ben nota e
predilige il candidato eoliano , mentre il mio amico è legato ad un candidato
esterno suo amico da lunga data ed è a questo che intende dare il suo voto .
Alla fine
del tragitto ognuno di noi è rimasto sulla sua posizione .
Non intendo
disconoscere il valore dell’amicizia e tantomeno la sua importanza . Si dice
,infatti, che “chi ha un amico ha un tesoro” , e ciò è pura verità .
Ma mi chiedo
: quando si tratta di preferenze in campagna elettorale è una mancanza di
rispetto anteporre il bene del proprio paese al voto negato all’amico ?
E’ pur vero
che le candidature incrociano più territori ed è altrettanto vero che i
candidati assumono un corale impegno di tutelare gli interessi legittimi dei
luoghi e delle persone che rappresentano.
Purtroppo
l’esperienza che le Eolie hanno vissuto e continuano a vivere contraddice
questo impegno , tanto che ogni qualvolta che abbiamo avuto bisogno ,per non
vedere spazzati via sacrosanti diritti , siamo stati costretti a ricercare l’unità eoliana tra tanti distinguo (si parla di casacche ).
Oggi il
dilemma si presenta nella sua interezza , in quanto per la prima volta dopo le
passate esperienze D’Alia e Merlino ,tra le
candidature proposte alle prossime elezioni regionali , figurano più di
un candidato eoliano e molti altri
esterni .
Partendo dal
concetto che il mestolo conosce meglio di altri i guai della pentola , verrebbe
da pensare che un eoliano è più addentro di altri nelle problematiche delle
isole perché ci vive 365 giorni l’anno col buon e cattivo tempo .
Questo fatto
mi ricorda l’esperienza vissuta durante il mio assessorato ai LL.PP. del Comune
, quando a Ginostra i villeggianti ,appoggiati dai verdi e dalla Rete di Leoluca Orlando , fecero
fallire :
a)
La
realizzazione del molo a Lazzaro , opera
regolarmente finanziata , approvata ed appaltata , perché mancava del
VIA -la valutazione d’impatto ambientale , entrato in
vigore successivamente alle autorizzazioni di rito che l’opera aveva già , con grave danno per l’erario di centinaia di
milioni per pagare i danni chiesti dall’impresa che, nel frattempo, aveva già
commissionato a R.C. il cassone di testa alla banchina ;
b)
Il
ripristino della stradina mulattiera esistente , importo 800 milioni, che
doveva collegare in sicurezza l’abitato al molo ;
c)
La
riparazione della chiesa di Ginostra , importo 200 milioni , che l’impresa che
si era aggiudicato l’appalto del molo si
era impegnata a realizzare ;
ed ,inoltre, hanno esasperato la
battaglia sull’illuminazione della frazione ritardandone notevolmente l’attuazione , e , mentre i
signori vacanzieri mitigavano le loro difficoltà con l’uso di gruppi elettrogeni , gli indigeni erano
costretti all’uso delle bombole a gas per la luce e per il funzionamento dei
frigoriferi , esponendosi a enormi rischi per la detenzione di più bombole in
casa ..
Come si vede , è più
che giustificato il dubbio sul candidato esterno .
D’altra parte , perché non
ci deve essere consentito di nutrire un sogno , quello di rivedere
,dopo tanti anni , sventolare ,ancora
una volta, la bandiera delle Eolie , come , mirabilmente, ha evocato l’amico
Francesco Rizzo , come sfida prima e come goliardia dopo aver vinto le elezioni
.
Le paure
Tornato a casa , ho dato uno sguardo
, come faccio sempre più spesso, ai giornali on line ed ho trovato alcuni
articoli veramente interessanti . Tra questi uno è a firma Caterina Conti , uno
a firma Luca Chiofalo ed uno parla della
Consulta Comunale.
Ho apprezzato enormemente l’articolo
della Sig.ra Conti , per l’acutezza dei contenuti e la loro indiscussa veridicità e spero
sinceramente che chi di dovere si appresti prontamente a trovare le soluzioni
più adeguate ed in tempi ristretti , prima che l’industria alberghiere eoliana
collassi definitivamente .
L’articolo di Luca Chiofalo è
condivisibile con l’eccezione dell’ultimo periodo della lettera che riporto per motivi di chiarezza :” Dunque, perché la Sicilia non sia per
sempre , come diceva Consolo, * terra di gattopardi ed eroi prigionieri
* non rimane che augurarsi , coi rischi
del caso, che la crisi “morda”
a tal punto da rendere davvero insopportabile l’ingiustizia e l’inciviltà che
regnano nella nostra amata terra….”.
Caro Luca , consentimi la confidenza,
il tuo grido di dolore e di allarme mi mette angoscia e , nel contempo ,paura,
perché mi induce a pensare ( mi auguro di
sbagliare ) che tu alluda ad una rivoluzione popolare non so se del tipo alla
francese o bolscevica , con la quale
debellare l’insopportabile ingiustizia e l’inciviltà che
regnano nella nostra amata terra….”.
Comprendo e giustifico l’amarezza che
ti ha indotto a tale lapidaria affermazione , ma la mia età e tanti anni di
studio e di insegnamento mi inducono a essere più sereno e riflessivo perché
penso che il tuo scoramento si possa combattere con le armi della democrazia
partecipativa .
Prendi ad
esempio il movimento 5 stelle di Beppe Grillo , movimento apparentemente
democratico , ma del tutto assolutamente monocratico alla Berlusconi .
A mio modesto giudizio finirà per costituire un’ammucchiata informe
di meravigliosi giovani animati da purezza d’animo e d’intenti che si
dissolverà , come accade sovente nelle liste civiche passate le elezioni ,nel
caos se non verrà intruppato nella
politica organizzata , cioè in un partito .
Io lamento
,invece, la colpevole scomparsa delle sedi di partito , dove ogni giovane avrebbe
potuto e dovuto misurarsi con altri coetanei
e non in dialoghi costruttivi capaci di consentirgli la scelta di un percorso
politico a lui più congeniale ,stabilizzando così la sua scelta e , se del caso
, valorizzandolo nella scalata al
servizio del bene pubblico .
Questo oggi è impedito perché si teme il confronto . Da questo nasce la
disaffezione per la politica e, conseguentemente, la mancanza di idee su chi esprimere una
preferenza in campagna elettorale .
Questo fa
comodo al sistema che tu hai definito “ marcio e corrotto “ ma che non scoppia finché ci sono le clientele che lo rendono inossidabile e lo
fanno perpetuare sine die .
Le speranze
Mi ha fatto , invece ,immensamente
piace leggere la nascita della Consulta Comunale ( avrei preferito si chiamasse
Consulta Giovanile ) a cui sembra hanno
già aderito oltre 100 giovani .
Potrebbe essere , se di sani principi
, uno strumento interessante di partecipazione volto a soddisfare le esigenze
dei giovani , incentivandoli a partecipare alla vita pubblica .
Spero che l’Amministrazione
Giorgianni garantisca loro una sede idonea nell’ambito comunale e garantisca
l’abbonamento a più settimanali di area diversa per forgiare il loro senso
critico .
Cordialmente.
Lipari, li 25/10/12
Felice Lopes
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