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giovedì 25 ottobre 2012

Lopes: Le prossime elezioni regionali. L’analisi del voto .

Caro Direttore,
oggi  sull’aliscafo Milazzo - Lipari ho viaggiato insieme ad un caro amico , e , come spesso capita in questo periodo di elezioni , ci siamo messi a parlare di votazioni.
            Ci siamo soffermati sulle candidature motivandone le scelte . La mia posizione è ben nota e predilige il candidato eoliano , mentre il mio amico è legato ad un candidato esterno suo amico da lunga data ed è a questo che intende dare il suo voto .
            Alla fine del tragitto ognuno di noi è rimasto sulla sua posizione .
            Non intendo disconoscere il valore dell’amicizia e tantomeno la sua importanza . Si dice ,infatti, che “chi ha un amico ha un tesoro” , e ciò è pura verità .
            Ma mi chiedo : quando si tratta di preferenze in campagna elettorale è una mancanza di rispetto anteporre il bene del proprio paese al voto negato all’amico ?
            E’ pur vero che le candidature incrociano più territori ed è altrettanto vero che i candidati assumono un corale impegno di tutelare gli interessi legittimi dei luoghi e delle persone che rappresentano.
            Purtroppo l’esperienza che le Eolie hanno vissuto e continuano a vivere contraddice questo impegno , tanto che ogni qualvolta che abbiamo avuto bisogno ,per non vedere spazzati via sacrosanti diritti , siamo stati costretti a ricercare  l’unità eoliana  tra tanti distinguo (si parla di casacche ).
            Oggi il dilemma si presenta nella sua interezza , in quanto per la prima volta dopo le passate esperienze D’Alia e Merlino ,tra le  candidature proposte alle prossime elezioni regionali , figurano più di un candidato eoliano e molti altri  esterni .
            Partendo dal concetto che il mestolo conosce meglio di altri i guai della pentola , verrebbe da pensare che un eoliano è più addentro di altri nelle problematiche delle isole perché ci vive 365 giorni l’anno col buon e cattivo tempo .
            Questo fatto mi ricorda l’esperienza vissuta durante il mio assessorato ai LL.PP. del Comune , quando a Ginostra i villeggianti ,appoggiati dai verdi  e dalla Rete di Leoluca Orlando , fecero fallire :
a)      La realizzazione del  molo a Lazzaro , opera regolarmente finanziata , approvata ed appaltata , perché mancava         del VIA  -la  valutazione d’impatto ambientale , entrato in vigore successivamente alle autorizzazioni di rito che l’opera aveva già ,  con grave danno per l’erario di centinaia di milioni per pagare i danni chiesti dall’impresa che, nel frattempo, aveva già commissionato a R.C. il cassone di testa alla banchina ;
b)      Il ripristino della stradina mulattiera esistente , importo 800 milioni, che doveva collegare in sicurezza l’abitato al molo ;
c)      La riparazione della chiesa di Ginostra , importo 200 milioni , che l’impresa che si era aggiudicato l’appalto del  molo si era impegnata a realizzare ;
ed ,inoltre, hanno esasperato la battaglia sull’illuminazione della frazione  ritardandone  notevolmente l’attuazione , e , mentre i signori vacanzieri mitigavano le loro difficoltà con l’uso di  gruppi elettrogeni , gli indigeni erano costretti all’uso delle bombole a gas per la luce e per il funzionamento dei frigoriferi , esponendosi a enormi rischi per la detenzione di più bombole in casa ..
Come si vede , è più che giustificato il dubbio sul candidato esterno .
D’altra parte , perché non ci deve essere  consentito  di nutrire un sogno , quello di rivedere ,dopo tanti anni ,   sventolare ,ancora una volta, la bandiera delle Eolie , come , mirabilmente, ha evocato l’amico Francesco Rizzo , come sfida prima e come goliardia dopo aver vinto le  elezioni  .
Le paure
Tornato a casa , ho dato uno sguardo , come faccio sempre più spesso, ai giornali on line ed ho trovato alcuni articoli veramente interessanti . Tra questi uno è a firma Caterina Conti , uno a firma  Luca Chiofalo ed uno parla della Consulta Comunale.
Ho apprezzato enormemente l’articolo della Sig.ra Conti , per l’acutezza dei contenuti  e la loro indiscussa veridicità e spero sinceramente che chi di dovere si appresti prontamente a trovare le soluzioni più adeguate ed in tempi ristretti , prima che l’industria alberghiere eoliana collassi definitivamente .
L’articolo di Luca Chiofalo è condivisibile con l’eccezione   dell’ultimo periodo della  lettera che riporto per motivi di chiarezza  :” Dunque, perché la Sicilia non sia per sempre , come diceva Consolo, * terra di gattopardi ed eroi prigionieri * non rimane che augurarsi , coi rischi del caso, che la crisi “morda” a tal punto da rendere davvero insopportabile l’ingiustizia e l’inciviltà che regnano nella nostra amata terra….”.
Caro Luca , consentimi la confidenza, il tuo grido di dolore e di allarme mi mette angoscia e , nel contempo ,paura, perché mi induce a pensare ( mi auguro di sbagliare ) che tu alluda ad una rivoluzione popolare non so se del tipo alla francese  o bolscevica , con la quale debellare l’insopportabile ingiustizia e l’inciviltà che regnano nella nostra amata terra….”.
Comprendo e giustifico l’amarezza che ti ha indotto a tale lapidaria affermazione , ma la mia età e tanti anni di studio e di insegnamento mi inducono a essere più sereno e riflessivo perché penso che il tuo scoramento si possa combattere con le armi della democrazia partecipativa .
            Prendi ad esempio il movimento 5 stelle di Beppe Grillo , movimento apparentemente democratico , ma del tutto assolutamente monocratico alla Berlusconi .
A mio modesto giudizio  finirà per costituire un’ammucchiata informe di meravigliosi giovani animati da purezza d’animo e d’intenti che si dissolverà , come accade sovente nelle liste civiche passate le elezioni ,nel caos  se non verrà intruppato nella politica organizzata , cioè in un partito .
            Io lamento ,invece, la colpevole scomparsa delle sedi di partito , dove ogni giovane avrebbe potuto e dovuto  misurarsi con altri coetanei e non in dialoghi costruttivi capaci di consentirgli la scelta di un percorso politico a lui più congeniale ,stabilizzando così la sua scelta e , se del caso , valorizzandolo  nella scalata al servizio del bene pubblico .
Questo oggi è impedito perché  si teme il confronto . Da questo nasce la disaffezione per la politica e, conseguentemente,  la mancanza di idee su chi esprimere una preferenza in campagna elettorale .
            Questo fa comodo al sistema che tu hai definito “ marcio e corrotto “ ma che non scoppia finché ci sono  le clientele che lo rendono inossidabile e lo fanno perpetuare sine die .
Le speranze
Mi ha fatto , invece ,immensamente piace leggere la nascita della Consulta Comunale ( avrei preferito si chiamasse  Consulta Giovanile ) a cui sembra hanno già aderito oltre 100 giovani .
Potrebbe essere , se di sani principi , uno strumento interessante di partecipazione volto a soddisfare le esigenze dei giovani , incentivandoli a partecipare alla vita pubblica .
Spero che l’Amministrazione Giorgianni garantisca loro una sede idonea nell’ambito comunale e garantisca l’abbonamento a più settimanali di area diversa per forgiare il loro senso critico .
Cordialmente.
Lipari, li 25/10/12
                                                                         Felice Lopes

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