la chiesa
dell’Immacolata nel complesso monumentale del Castello di Lipari è stata
oggetto di un recente restauro, reso possibile grazie a un finanziamento
assegnato al Comune di Lipari; in virtù di tale ragione, l’Ente ha ottenuto in
uso i locali della stessa per un certo numero di anni, da destinare a
iniziative di carattere culturale, sebbene la Curia ne mantenga la proprietà.
Di queste iniziative culturali, che si erano concretizzate con la realizzazione
di un’esposizione permanente chiamata “museo del cinema” e che sono state
peraltro oggetto di alcune obiezioni avanzate da esponenti della sua
maggioranza a seguito dell’insediamento della sua amministrazione, oggi non vi
è traccia; nonostante sia annoverata tra le “offerte” culturali del nostro
territorio, infatti, la chiesa è attualmente in tutto e per tutto un luogo di
culto, con l’ulteriore contributo del Comune che ha messo a disposizione dei
fedeli le auto elettriche assegnategli dalla Protezione Civile e proprio
personale come conducenti. Per quanto ciò possa destare alcune perplessità, non
è questo tuttavia l’oggetto della presente interrogazione.
Dopo appena tre anni
dalla consegna dei lavori, in diversi punti le facciate dell’edificio
presentano ampie porzioni prive di intonaco che mettono in evidenza l’esistenza
di un rivestimento con rete elettrosaldata. Per ciò che mi risulta, nei
restauri conservativi di edifici seicenteschi le cui mura sono compagini di
pietrame informe l’uso della rete elettrosaldata sarebbe fortemente
sconsigliato. Il processo di carbonatazione cui è soggetta la stessa, oltre ai
danni già prodotti, rischia di coinvolgere in breve tempo l’intera estensione
dove questa è stata inserita e i rampini che la tengono legata.
Tuttavia, è
intuibile che tale scelta progettuale sia stata avallata dalle necessarie
autorizzazioni, sia da parte dell’Ente, sia da parte della Soprintendenza
BB.CC.AA. (quest’ultima davvero stupefacente) e del Genio Civile, e che l’opera
consegnata abbia ottenuto un collaudo tecnico-amministrativo. Ritenendo
necessario e urgente fare chiarezza sulle modalità con le quali sono stati
eseguiti lavori pubblici su un’opera di indiscutibile importanza e pregio, le
chiedo:
- di conoscere se la
rete elettrosaldata sia stata preventivamente sottoposta a un processo di
zincatura a caldo, galvanizzazione e/o ad altre misure allo scopo di evitare
gli effetti della carbonatazione, e in caso affermativo quale sia il motivo del
loro manifesto insuccesso;
- di conoscere quali perizie,
controlli e verifiche siano state effettuate dagli uffici di competenza dell’Ente
per esitare il collaudo tecnico-amministrativo;
- se il Comune di
Lipari intende procedere con una perizia attenta delle aree ammalorate, anche attraverso
indagini chimico-fisiche all’interno delle compagini murarie, e in generale a
una verifica dell’attuale stato dell’opera;
- se, alla luce delle
incongruenze sopra evidenziate, il Comune di Lipari intenda eventualmente
avviare un procedimento a carico dei responsabili e in quale modo;
- per le già
richiamate esigenze di fare chiarezza sulla complessiva vicenda della chiesa
dell’Immacolata, chiedo inoltre di ottenere copia delle autorizzazioni
rilasciate dalla Soprintendenza BB.CC.AA. di Messina e dal Genio Civile,
relative al progetto di restauro della stessa, nonché della convenzione
stipulata tra l’Ente, la Curia ed eventuali altri soggetti relativamente alla
regolamentazione dell’uso e delle sue finalità.
Ringraziandola
anticipatamente, porgo cordiali saluti a lei e a chi legge in copia.
Pietro Lo Cascio
consigliere comunale
de “La Sinistra”
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