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lunedì 6 maggio 2013

Interrogazione di Lo Cascio sullo stato attuale della Chiesa dell’Immacolata a seguito dei recenti interventi di restauro e la richiesta di accesso ad atti relativi.

Gentile Signor Sindaco,
la chiesa dell’Immacolata nel complesso monumentale del Castello di Lipari è stata oggetto di un recente restauro, reso possibile grazie a un finanziamento assegnato al Comune di Lipari; in virtù di tale ragione, l’Ente ha ottenuto in uso i locali della stessa per un certo numero di anni, da destinare a iniziative di carattere culturale, sebbene la Curia ne mantenga la proprietà. Di queste iniziative culturali, che si erano concretizzate con la realizzazione di un’esposizione permanente chiamata “museo del cinema” e che sono state peraltro oggetto di alcune obiezioni avanzate da esponenti della sua maggioranza a seguito dell’insediamento della sua amministrazione, oggi non vi è traccia; nonostante sia annoverata tra le “offerte” culturali del nostro territorio, infatti, la chiesa è attualmente in tutto e per tutto un luogo di culto, con l’ulteriore contributo del Comune che ha messo a disposizione dei fedeli le auto elettriche assegnategli dalla Protezione Civile e proprio personale come conducenti. Per quanto ciò possa destare alcune perplessità, non è questo tuttavia l’oggetto della presente interrogazione.
Dopo appena tre anni dalla consegna dei lavori, in diversi punti le facciate dell’edificio presentano ampie porzioni prive di intonaco che mettono in evidenza l’esistenza di un rivestimento con rete elettrosaldata. Per ciò che mi risulta, nei restauri conservativi di edifici seicenteschi le cui mura sono compagini di pietrame informe l’uso della rete elettrosaldata sarebbe fortemente sconsigliato. Il processo di carbonatazione cui è soggetta la stessa, oltre ai danni già prodotti, rischia di coinvolgere in breve tempo l’intera estensione dove questa è stata inserita e i rampini che la tengono legata.
Tuttavia, è intuibile che tale scelta progettuale sia stata avallata dalle necessarie autorizzazioni, sia da parte dell’Ente, sia da parte della Soprintendenza BB.CC.AA. (quest’ultima davvero stupefacente) e del Genio Civile, e che l’opera consegnata abbia ottenuto un collaudo tecnico-amministrativo. Ritenendo necessario e urgente fare chiarezza sulle modalità con le quali sono stati eseguiti lavori pubblici su un’opera di indiscutibile importanza e pregio, le chiedo:
- di conoscere se la rete elettrosaldata sia stata preventivamente sottoposta a un processo di zincatura a caldo, galvanizzazione e/o ad altre misure allo scopo di evitare gli effetti della carbonatazione, e in caso affermativo quale sia il motivo del loro manifesto insuccesso;
- di conoscere quali perizie, controlli e verifiche siano state effettuate dagli uffici di competenza dell’Ente per esitare il collaudo tecnico-amministrativo;
- se il Comune di Lipari intende procedere con una perizia attenta delle aree ammalorate, anche attraverso indagini chimico-fisiche all’interno delle compagini murarie, e in generale a una verifica dell’attuale stato dell’opera;
- se, alla luce delle incongruenze sopra evidenziate, il Comune di Lipari intenda eventualmente avviare un procedimento a carico dei responsabili e in quale modo;
- per le già richiamate esigenze di fare chiarezza sulla complessiva vicenda della chiesa dell’Immacolata, chiedo inoltre di ottenere copia delle autorizzazioni rilasciate dalla Soprintendenza BB.CC.AA. di Messina e dal Genio Civile, relative al progetto di restauro della stessa, nonché della convenzione stipulata tra l’Ente, la Curia ed eventuali altri soggetti relativamente alla regolamentazione dell’uso e delle sue finalità.
 Ringraziandola anticipatamente, porgo cordiali saluti a lei e a chi legge in copia.
 Pietro Lo Cascio
consigliere comunale de “La Sinistra”

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