Cerca nel blog

domenica 25 agosto 2013

QUANDO IL CANE NON MOZZICA LO STRACCIONE DI ENZO MOTTOLA (CASTA)

Riceviamo e pubblichiamo:
Oggi ho afferrato il vero senso del detto “ il cane mozzica lo straccione”. Infatti se il cane aggredisce un Vip o un suo familiare, allora si che sono guai.
Spiego brevemente l’accaduto.
Qualche giorno fa ”i cani di quartiere”, gentilmente affibbiatici dal Signor Sindaco, hanno aggredito delle persone. Fin qui è tutto normale poiché ciò avviene continuamente da circa 3 anni il problema è che, questa volta, l’aggredito è parente di un personaggio di tutto rispetto, che ogni anno trascorre il suo meritato riposo ad Acquacalda. Questi, giustamente, ha richiesto ed ottenuto l’immediato intervento dei tutori dell’ordine e successivamente ha chiesto perentoriamente al Sindaco di risolvere il problema. Detto fatto, questa mattina gli addetti hanno prelevato i 3 cani ponendoli in custodia presso il canile pubblico. Fin qui sarebbe tutto di ordinaria amministrazione, o meglio, di buona amministrazione. L’inghippo sta nel fatto che sono anni che chiediamo, sia alla passata che alla nuova Amministrazione, la soluzione del problema del randagismo. Sono stato tacciato di insensibilità antianimalismo, profonda cattiveria; mi sono alienato l’amicizia di alcune persone ed alcuni soci non hanno più aderito al Comitato.
Nel corso dell’autocelebrazione sull’attività dei primi 9 mesi della Giunta Comunale, il Sindaco, con malcelata sufficienza, mi informò che anche la stampa nazionale plaudiva all’ << operazione sterilizzazione>> eseguita qualche tempo prima. Dovevamo essere ben lieti che, per legge, ci venivano destinati 3/4 “cani di quartiere”. Cioè gli stessi cani che da tempo vagabondavano sul lungomare, seminando disagi e paura fra gli abitanti ed i frequentatori del paese.
A nulla sono valse le innumerevoli lamentele, segnalazioni, denunce di quanti hanno subito l’aggressività di questi animali (aggressivi ma non mordaci è bene sottolineare). C’è stato sempre risposto, accettarli e magari accudirli, perché facenti parte del territorio.
È bastato però che, incautamente, queste bestie, aggredissero la persona sbagliata perché ci fosse immediata risposta (mentre la corrispondenza del Comitato resta da mesi senza riscontro alcuno) ed un intervento fulmineo da parte del Comune prontamente scattato sugli attenti.
Vivaddio sono scomparsi i cani di quartiere. Ci auguriamo in via definitiva, ovviamente, poiché ritrovarceli per le strade, appena finita la stagione turistica, sarebbe una sfida al vivere civile ed un insulto alla nostra pur modesta qualità di comuni cittadini, non vacanzieri ma abitanti per 365 giorni l’anno.
Traggo da tutto ciò un suggerimento per risolvere un mio personale, annoso problema di convivenza con una sorta di arca di Noe (galli, chiocce, pulcini, capre, cani) tenuta da un vicino limitrofo e causa di un continuo inquinamento acustico – ambientale.
Ospiterò, per una settimana, un Vippissimo……… .
Che amarezza! Che mortificante andazzo!
Enzo Mottola

Presidente C.A.S.T.A.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.