Comunicato stampa.
“Questa è Florenzia” è il nuovo libro di Michele Giacomantonio che verrà presentato lunedì 26 agosto alle ore 19 nel giardino del Centro Studi Eoliano con la partecipazione di Mons. Giovanni Marra, vescovo emerito di Messina, Lipari, S.Lucia del Mela e dello scrittore Franco Scaglia. E’ la storia di una ragazza liparese, Giovanna Profilio, nata a Pirrera nella seconda metà dell’800 che è costretta, dal precipitare della condizione economica della famiglia dopo la morte del padre, ad emigrare, come tanti a New York. Negli Stati Uniti si fa suora, prende il nome di Florenzia, e dopo qualche anno rientra richiamata a Lipari dal Vescovo per dare vita ad un Istituto religioso per l’assistenza dei bambini abbandonati e delle ragazze madri. E così la storia di Florenzia diventa la storia del suo Istituto - l’Istituto delle suore francescane dell’Immacolata concezione di Lipari -, delle difficoltà, delle resistenze sia nella società che nella comunità ecclesiale. Ci vorranno vent’anni perché finalmente la congregazione possa decollare lasciandosi alle spalle perplessità e problemi. Ma una volta avvenuto il decollo le tappe del cammino divengono spedite: dai piccoli paesi alle città della Sicilia, in alcuni centri dell’Italia meridionale e settentrionale, la casa generalizia a Roma, la missione in Brasile.
Questa è l’avventura di Florenzia che parte da un piccolo villaggio contadino delle Eolie e conquista per sé e per il proprio istituto un posto di rilievo nella Chiesa, non solo per le opere ma prima di tutto per la sua vita e la sua spiritualità visto che è in corso il processo canonico per il riconoscimento della sua santità.
Qualche anno fa, sempre su Florenzia, al secolo Giovanna Profilio, era uscito un altro libro dello stesso autore: “Florenzia che ha svegliato l’aurora”. “Era una ricerca storica che parla della Florenzia che emerge dai documenti – ci dice Giacomantonio – quella che ho cercato di presentare nel nuovo libro è una Florenzia viva con i suoi sentimenti e i suoi problemi. Sentimenti e problemi che ho potuto scorgere penetrando nel suo animo al di là delle carte. Spero di esserci riuscito e che la grande avventura di questa donna vissuta a cavallo fra l’800 e il 900 riesca a suscitare, anche grazie a questo libro oltre che all’opera delle sue suore, interesse e simpatia anche nei giovani d’oggi”.
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