di Pulviscolo Discolo -
In molti probabilmente anche quest’anno hanno fatto una capatina alle Isole Eolie. Forse raramente riflettiamo che la Sicilia è così meravigliosa che ha anche tante isolette in torno che la rendono ancora più affascinante. Le isole dell’Isola. La Sicilia è enorme e non si capisce bene cosa vuol dire stare in un’isola. E allora basta fare poca strada, prendere un traghetto per poter godere a pieno il piacere di stare in mezzo al mare. Diverse volte sono stato li ed ormai un anno fa ho avuto il piacere, tramite un finanziamento della Comunità Europea, di andare alle Eolie per 3 settimane con gli studenti della Scuola Vaccarini di Catania in collaborazione con il mio studio Progetto Ambiente. Il progetto era mirato ad uno studio delle Isole da un punto di vista ambientale per scattare una fotografia della situazione attuale e proporre alcune soluzioni che potevano far avvicinare le isole alla Sostenibilità. Le isole Minori in generale sono un laboratorio perfetto da cui partire per progettare un sistema come quello di una volta a ciclo chiuso. Renderle Autosufficienti è un obbiettivo da perseguire. Guardiamo solo queste sette splendide Isole, sono un laboratorio perfetto perché c’è veramente di tutto, basta guarda il numero di abitanti:
Si passa da Alicudi isola più lontana e più piccola che conta appena 139 abitanti a Lipari comune di 9846 abitanti, passando da S.M. di Salina che ne conta circa 800. Una particolarità di queste isole è che il Comune di Lipari gestisce anche Alicudi, Filicudi, Panarea, Stromboli, Vulcano mentre nell’isola di Salina ci sono ben 3 Sindaci uno a Santa Marina di Salina, Uno a Malfa ed un’altro a Leni. Quindi su 7 isole ci sono 4 amministrazioni comunali con Lipari che è la più grande che gestisce 6 isole. Un laboratorio perfetto! Uno degli obbiettivi principali del nostro studio era quello di studiare le isole da diversi punti di vista ma tutti collegati tra di loro. Oggi infatti si ragione a settori: il settore rifiuti, il settore acque, il settore agricoltura, il settore energia, il settore trasporti per dirne solo alcuni, mentre, guardando dei sistemi così piccoli ci si rende conto che in effetti sono tutti argomenti strettamente collegati. Se un’Isola non produce più prodotti agricoli, è costretta ad importarli dalla terra ferma ed insieme a questi prodotti agricoli importerà anche tanti imballagi che dovranno poi ritornare indietro diventando rifiuti. Lo stesso dicasi per l’acqua potabile che viene importata con le navi per l’uso domestico, ma a causa della mancanza di informazione sulla qualità dell’acqua gli abitanti acquistano le bottiglie di plastica che poi anche in questo caso tornano indietro come rifiuti. Tutto questo ha un costo energetico impressionante oltre ad avere un costo ambientale ed economico fuori controllo. In più l’energia elettrica viene erogata tramite degli alternatori a gasolio che spesso vanno in tilt lasciando gli isolani senza luce spesso nei periodi di maggiore affluenza turistica (Agosto). Infine ci siamo resi conto che le Isole non sono solo mare, ma hanno tantissimi percosi naturalistici con scarsa segnaletica che possono essere un’attrazione per i turisti Europei che permetterebbero la destagionalizzazione. Infatti le isole ormai vivono di un turismo basato solo su 2 mesi dell’anno Luglio ed Agosto come si piò notare qui sotto dal dato di produzione dei rifiuti (un indicatore un pò squallido lo so ma è molto utile!) eppure dai racconti degli isolani che abbiamo raccolto grazie ad un gruppo del progetto che aveva il compito di fare la mappatura di comunità (uno strumento attraverso cui la gente che abita un luogo può raccontare ad altri o ricordare a se stessa i punti fondamentali della propria storia, i nodi cruciali della propria identità) le Isole vivevano per 6-9 mesi all’anno.Questo è dovuto a diversi fattori, tra cui il principale sono i costi dei traghetti che sono pagati in parte dalla Regione Sicilia ma che rimangono comunque proibitivi.
Ma vorrei concentrarmi “solo” su un aspetto quello dei rifiuti per non perderci osservando tanti fronti. Sotto vi metto i grafici di produzione dei rifiuti del 2011 che ci sono stati forniti dagli uffici tecnici che sono stati molto disponibili dove si può evincere il mese con la maggiore produzione dei rifiuti ma guardando attentamente ci sono anche altri ragionamenti interessanti:
Questi dati possono non dir nulla, ma se ci facciamo il conto in produzione di kg abitante anno vengono fuori numeri da capogiro! (ricordo a tutti che questo dato in media in sicilia è pari a 550 kg abitante anno)
Comune Lipari | 779 | kg ab\anno |
Salina | 684 | kg ab\anno |
Alicudi | 751 | kg ab\anno |
Filicudi | 718 | kg ab\anno |
Panarea | 1262 | kg ab\anno |
Stromboli | 1223 | kg ab\anno |
Vulcano | 870 | kg ab\anno |
Lipari | 717 | kg ab\anno |
S.M Salina | 918 | kg ab\anno |
Malfa | 621 | kg ab\anno |
Leni | 484 | kg ab\anno |
Come vedete per le isole di Panarea a di Stromboli siamo più di due volte sopra la media Regionale con una produzione di Rifiuti pari a 1262 kg.ab.anno per Panarea. L’isola di più movida è anche quella che produce più rifiuti. Badate che questi sono dati medi dell’anno e quindi in soli 2 mesi si producono una quantità di rifiuti spaventosi. Questi rifiuti (tutti indifferenziati perché la differenziata per il comune di Lipari è ferma al 10 %) vanno a finire in discarica facendo la felicità del proprietario della discarica di Mazzarà Sant’andrea, discarica dove ad oggi si conferiscono i rifiuti. Questi rifiuti invece se raccolti in modo differenziato potrebbero essere una manna dal cielo per i pochi residenti di queste isole perché sono tutti prodotti dai turisti che, se venduti tramite il CONAI, possono rappresentare un enorme entrata per il comune. E stiamo parlando di piccolissimi comuni dove (come dicevo prima) per 10 mesi all’anno abitano pochissime persone (meno di quelle censite come residenti) quindi ci sarebbe tutto il tempo per progettare una autentica rivoluzione. Tutto questo è stato detto alle diverse amministrazioni, sono stati presentati i risultati del progetto ed era Settembre 2012. E’ passato un anno, è passata un’altra estate e nulla è cambiato. Ancora una volta i rifiuti sono andati in crociera (i costi di trasporto dei rifiuti li paga la regione sicilia) nel senso che costa tantissimo questo folle sistema così come ha già da anni denunciato una donna francese che vive a Stromboli da anni e che con Salvo Manzone (regista palermitano “emigrato”in francia) hanno realizzato questo video che spiega perfettamente come vanno le cose in nelle isole minori. qui il link al video che vi consiglio di vedere!
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