Egregio
Signor Mottola,
Mi
sono interessato io della soluzione dei
cani di Acquacalda, naturalmente parlandone col Sindaco, col Comando
dei Vigili e con l’Ufficio della Protezione civile comunale. E
questo perché il “vippissimo” di cui parla si era rivolto anche
al portavoce del Sindaco. Ma non mi sono interessato perché era un
vippissimo. Se ha la bontà e la pazienza di andare sul sito del
Comune ( www.comunelipari.gov.it)
e apre la rubrica “Voi chiedete e l’Amministrazione risponde”
si accorgerà che solo nell’ultimo mese mi sono occupato di ben 23
casi che sono solo quelli di pubblico interesse ed utilità. Per
molti altri si agisce e si risponde privatamente. Ma stiamo ai 23
casi pubblicati. Come lei steso potrà vedere quelli sollevati da un
“vippissimo” sono sicuramente una minoranza o un’eccezione.
Quando ho accettato questo incarico propostomi dal Sindaco l’ho
fatto con uno scopo ben preciso: rendere più diretto, immediato e
produttivo il rapporto fra amministratori e cittadini costruendo un
canale di dialogo ufficiale. Poi affrontando i casi concreti mi sono
accorto che molti rimanevano in sospeso e trascurati perché erano di
competenza di servizi diversi ognuno dei quali affogato nelle sue
priorità e quindi costretto a rinviare quelli che richiedevano un
concerto di competenze. E così, quando posso, cerco di fare io un
lavoro di raccordo raggiungendo qualche modesto successo come è
avvenuto per i cani di Acquacalda, ma come è avvenuto anche per la
rete idrica di Lami, per la pulizia dei sentieri di Quattropani, per
alcuni casi relativi ad alloggi abusivi ecc. ecc.
Cordiali
saluti
Michele
Giacomantonio
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.