La Sicilia è la regione
italiana meno competitiva ed al 235esimo posto su 262 territori
dell’area UE.
Lo studio che ha
fotografato la drammatica situazione in cui versa la nostra regione
ha usato come “discriminanti” la qualità delle istituzioni, la
stabilità macroeconomica, le infrastrutture, il sistema sanitario,
la qualità dell’istruzione, il mercato del lavoro e l’innovazione.
Tradotto, per una regione
che ha 5 milioni di “orgogliosi” abitanti e una storia
importante, nessun futuro ed un presente da “terzo mondo d’Europa”.
Eppure,
per cocciuto campanilismo o per colpevole disinformazione,
continuiamo a rifiutare la realtà di territorio marginale e
arretrato, cercando di conservare gli ancestrali vizi oppure
“cambiando tutto perché nulla cambi”.
A titolo di consolazione,
bisogna però ammettere che le feste e le processioni, a Lipari come
nel resto della Sicilia, riescono sempre benissimo.
E chi s’accontenta…
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO
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