L'editoriale di Salvatore Sarpi
Ognuno di noi avrà avuto raccontata o avrà raccontato una favola durante la sua vita. E la favola più classica, si sa, inizia sempre con "C'era una volta..."
Ebbene anche il nostro breve editoriale di oggi, che, purtroppo, una favola non è, inizia nello stesso modo.
C'era una volta, tempo fa, un'oasi felice, dove si usciva di casa lasciando la porta aperta o le chiavi nella toppa; un'oasi dove ognuno cercava, per quanto possibile, di aiutare l'amico, di scambiarsi un favore con il vicino di casa; un'oasi dove si era capaci di solidarizzare e dove furti, incendi, rapine (salvo rari episodi) non facevano parte della vita di ogni giorno.
Questa oasi si chiamava Eolie. Si chiamava...perchè nel corso del tempo....la favola non ha avuto un lieto fine anzi...tutto il contrario
In quest'oasi perduta, almeno sino a qualche tempo fa, ci si riusciva, quanto meno, ad indignarsi di fronte a determinati episodi. Purtroppo l'oasi è diventata un miraggio...dove anche la fiducia si è perduta...al punto che di fronte a fatti di cronaca (ad esempio il furto della cassaforte al comune) il cittadino non reagisce se non allargando le braccia e limitandosi a dire : "Se rubano nelle case perchè non debbono farlo anche al comune".
Frase che stamani con termini diversi abbiamo raccolto un po ovunque nel paese.
Un paese in ginocchio, rassegnato...che resta in attesa del prossimo evento...senza forza, volontà, voglia di reagire, che non ha più fiducia ne nell'oggi, ne nel domani, ancor di meno nel futuro.
C'era una volta... un' oasi felice... che si chiamava Eolie ed apparteneva a tutti...oggi non c'è più. O forse, riflettendoci un poco, quest'oasi felice c'è ancora...per pochi...per tutti quelli che continuano a trasformare una bella favola in "cronaca nera". Nessuno escluso!
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.